Pestata dal marito, chiama aiuto I carabinieri arrivano e la salvano

Anche davanti ai militari l’uomo, 59 anni, ha tentato di avventarsi contro la donna: arrestato

Maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Queste le ipotesi di reato per cui i carabinieri hanno arrestato e rinchiuso nel carcere di Marino un uomo residente a Spinetoli per fatti che hanno visto vittima una donna, sua moglie. I militari dell’Arma della Compagnia di San Benedetto sono stati allertati da una telefonata al numero unico di emergenza europeo 112. Al telefono c’era una donna di origini romene di 48 anni, che ha chiesto loro aiuto essendo vittima della violenza del coniuge. In breve i carabinieri si sono portati nell’abitazione della coppia a Spinetoli. Vi hanno trovato suo marito, un 59enne romeno il quale, a dire della donna, l’avrebbe percossa al volto e alla testa prima dell’arrivo dei militari.

L’uomo era ancora in evidente stato di agitazione ed ha tentato ripetutamente di avventarsi contro la donna, per nulla intimorito dalla presenza dei militari che sono stati costretti ad intervenire energicamente per bloccarlo e riportarlo alla calma. La donna, visitata al pronto soccorso dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto, ha riportato diverse lesioni in varie parti del corpo tanto che i medici che l’hanno avuta in cura alla fine l’hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni per traumi e contusioni.

L’esagitato marito è stato portato poi in caserma e tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. La 48enne ha successivamente dichiarato in denuncia di essere stata vittima più volte di percosse negli ultimi anni da parte del marito per futili motivi. L’arrivo dei carabinieri è stato quanto mai provvidenziale per fermare l’uomo, conosciuto alle forze dell’ordine, e permettere che la donna venisse immediatamente curata in ospedale.

L’arresto del romeno è stato già convalidato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ascoli come richiesto dalla Procura che coordina le indagini ed è ora in stato di custodia cautelare in carcere, a Marino del Tronto.

I carabinieri ribadiscono l’importanza della denuncia da parte delle vittime di violenza di genere (che deve essere sempre immediata) chiamando subito il numero unico di emergenza europeo 112, oppure recandosi personalmente presso le stazioni carabinieri presenti sul territorio. I militari sono sempre a disposizione per intervenire a favore della cittadinanza, così come anche tutte le altre forze di polizia.

Peppe Ercoli