Un nuovo importante passo è stato compiuto ieri mattina sul Piano particolareggiato ‘Marina di Sotto – San Pio X’: le società Marina Costruzioni e Saxa hanno siglato la convenzione per la realizzazione di un altro comparto previsto dal corposo strumento urbanistico. L’impegno prevede la cessione, da parte dei privati, delle suddette aree. Successivamente si procederà a concretizzare le opere di urbanizzazione che quindi verranno cedute in favore dell’ente. Una volta rilasciato il permesso di costruire per le opere di urbanizzazione, potranno essere avanzate le istanze di edificazione: il Piano, in tal senso, individua sette moduli. Inizia a prendere forma, il quartiere Marina di Sotto: l’attuale amministrazione, dopo anni di stallo, è riuscita a chiudere un accordo con Arcadia61 per la realizzazione di piazza San Pio X, attesa da mezzo secolo, nonché il perfezionamento della viabilità locale. Si tratta dell’ambito 3 previsto dal Piano, che implicava spese da parte del comune per il rifacimento dei sottoservizi: lavori nei quali l’ente rivierasco ha investito 690mila euro. Peraltro va rammentato che lo stesso comparto prevede anche la realizzazione di una rotatoria intesa a regolare il traffico all’incrocio fra via San Pio X, viale dello Sport e via Virgilio, strada che collega il quartiere direttamente al lungomare. A ridosso del tracciato ferroviario quindi verrebbero fatti dei parcheggi a servizio del quartiere. Ovviamente la questione più ‘chiacchierata’ del Piano è quella che riguarda l’apertura di via Lombroso a viale dello Sport, con annessa realizzazione di rotatoria. Si creerebbe dunque una strada a senso unico in direzione sud, cosa che a sua volta consentirebbe di instaurare il senso unico nella parallela via Volta – questa volta verso nord – e la pista ciclabile di viale dello Sport sarà prolungata verso via Piemonte. Questo progetto costerà 1.823.000 euro, come è stato specificato nella delibera di aprile con cui è stato approvato il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip). Ora il vertice comunale deve verificare la presenza di professionalità interne per la predisposizione del successivo Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) e, in caso di carenza, affidare l’incarico all’esterno, con opzione per il progetto esecutivo. Poi sarà inviata istanza, in provincia, per l’esclusione dalla Vas, quindi la pratica passerà al tavolo della conferenza dei servizi.
Giuseppe Di Marco