Piano regolatore e parere tecnico Spunta il nome di Fiscaletti

L’amministrazione comunale vuole fare il nuovo piano regolatore, o quanto annunciato in campagna elettorale è solo una bufala? È questa la domanda che molti si pongono, in questo momento, negli uffici di Viale De Gasperi. A quanto pare, il vertice dell’ente sarebbe pronto ad affidare un incarico preliminare ad un tecnico esterno, ma in giunta, così come in maggioranza, l’iniziativa rappresenterebbe una palla al piede di cui liberarsi. L’incarico in questione, in tal senso, non servirebbe a redigere il futuro prg. Sindaco e giunta vorrebbero affidare all’ingegner Giuseppe Fiscaletti il compito di fare una panoramica urbanistica di San Benedetto, corredandola di un parere sulla necessità di realizzare un nuovo documento programmatico. Fin qui niente di anormale, ma secondo le consuete indiscrezioni, tale scelta sarebbe funzionale a generare un ‘paracadute tecnico’. Infatti, nel caso in cui il progettista non dovesse dare parere favorevole ad un nuovo prg, l’amministrazione avrebbe le spalle coperte e potrebbe comodamente fare marcia indietro rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale. L’evidente problema che pone un lavoro del genere è rappresentato dalla tempistica: anche con gli strumenti moderni, la realizzazione di un piano onnicomprensivo porterebbe via anni, sfociando inevitabilmente nel prossimo mandato. Il guaio è che, nel frattempo, l’amministrazione avrebbe le mani legate e non potrebbe portare avanti nessuna iniziativa di tipo urbanistico. Nessuna, quantomeno, che possa avere un peso reale negli equilibri della riviera. D’altronde, il piano regolatore è stato uno dei cavalli di battaglia del sindaco Spazzafumo e dell’assessore Gabrielli durante la campagna elettorale: fallire in quest’ambito significherebbe perdere credibilità e rinunciare al grande cambiamento annunciato lo scorso autunno. Rinnovamento che, a parte la riforma dei servizi, non c’è stato: la macchina amministrativa è ancora in sofferenza, e mentre si tenta di aderire ai bandi Pnrr, la mole di lavoro si ingrossa inesorabilmente. Tutto ciò, va detto, rientra in uno scenario ancora ipotetico. Se però il comune tirerà i remi in barca, saranno in molti a notare la poca differenza, nei fatti, fra l’amministrazione Spazzafumo e quella di Piunti. L’ex sindaco, dal canto suo, non promise mai un piano regolatore. Giuseppe Di Marco