Piano rifiuti, la battaglia prosegue

Il sindaco Bochicchio sul tema: "Oggi situazione diversa dal 2019. Da Roma non arriverà nulla qui"

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Si è riunita ieri l’Ata rifiuti (assemblea territoriale d’ambito) per valutare lo sviluppo sostenibile del territorio. La questioni rifiuti rimane un tema molto caldo, in linea con le temperature del momento, soprattutto in Vallata. In questi giorni si è parlato dell’eventuale pericolo che il Piceno possa diventare ‘terra di conquista’ per i rifiuti provenienti da Roma. La preoccupazione più grande l’hanno manifestata i cittadini, che non sono affatto intenzionati a diventare una valle dell’immondizia, ormai, lo ribadiscono con fermezza da anni. Non si tratta di una preoccupazione remota, visto che in questi mesi non si è parlato altro che di importanti investimenti per la realizzazione di mega impianti che sicuramente non serviranno alla provincia, maglia nera per il calo demografico. Il sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio getta acqua sul fuoco e ribadisce il concetto che dal punto di vista dei rifiuti c’è chi dovrebbe aiutare il Piceno: "Il pericolo sventolato – dichiara il primo cittadino lamense – sinceramente pare un po’ campato in aria. La situazione oggi è infatti molto diversa da quella di settembre 2019 quando sembrava che anche il Piceno sarebbe stato coinvolto per risolvere i problemi della capitale. Attualmente infatti il nostro territorio non è in grado di aiutare proprio nessuno: esporta tutti i rifiuti indifferenziati nelle discariche di Pesaro (a costi di oltre 200 euro a tonnellata), esporta una buona parte dei rifiuti organici fuori regione (al costo di 145 euro a tonnellata) mentre il nostro Tmb (impianto di trattamento meccanico biologico) è talmente malandato che riesce a malapena a trattare la nostra produzione (sperando che non ci lasci a piedi). Questo è lo scenario attuale e del prossimo futuro. Pensare – prosegue il sindaco – poi che nel lungo periodo la nostra provincia (20mila abitanti), che produce circa 34mila tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati, possa risultare la soluzione ai problemi che affliggono Roma (2,8 milioni di abitanti) che produce 860mila tonnellate all’anno di rifiuti (ovvero 25 volte quelli che produce la nostra provincia) pare poco credibile".

Nella riunione l’Ata si dovrà verificare se dividere i carichi ambientali o concentrarli nel territorio. "La ditta Oikos – prosegue Bochicchio – ha già scritto la sua soluzione sulla quale il nostro comune Castel di Lama, Appignano del Tronto e San Benedetto del Tronto abbiamo già espresso il parere negativo presentando opportune mozioni. La partita comunque appare complessa – conclude categorico il sindaco –, ma la giocheremo con la consueta serietà e responsabilità, consci del fatto che il nostro compito l’abbiamo svolto diligentemente portando la racconta differenziata oltre la media nazionale".