"Piattoni deve essere ricostruita lì, altrimenti rischia di scomparire"

Castel di Lama, il sindaco Bochicchio: "Il consigliere Dem Vincenzo Camela ha affrontato la questione nei giusti termini"

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Le diversità di vedute sulla ricostruzione di Piattoni scaldano la discussione politica. Ad accendere i fuochi è stato il consigliere Gianluca Re, che ha cercato di far ricadere sulla maggioranza le responsabilità delle lungaggini della ricostruzione della frazione, accuse subito rispedite al mittente. Il problema più grave è che a Piattoni si è creata una frana che ogni giorno cresce sempre di più. Il posto più antico e abitato della cittadina improvvisamente diventa franoso. Il sindaco Bochicchio ha spiegato che la ricostruzione della frazione è ferma a causa delle lungaggini burocratiche e che l’Autorità di bacino deciderà se fare o no la delocalizzazione. "Finché non sapremo con sicurezza – ha dichiarato il sindaco Mauro Bochicchio – se sarà possibile delocalizzare le abitazioni, tutti questi discorsi risultano inutili. Il consigliere Dem Vincenzo Camela ha affrontato la questione della ricostruzione nei giusti termini. Piattoni deve essere ricostruita a Piattoni altrimenti questo quartiere, un tempo fulcro della vita lamense, rischia di scomparire lasciando sempre più isolata e disconnessa dal tessuto cittadino anche la frazione di Chiarini".

Sindaco e sulla questione dell’indebitamento, che cosa ne pensa?

"Credo si possa raggiungere il medesimo obiettivo senza accendere un mutuo o comunque riducendolo nei termini proposti dal Pd perseguendo contestualmente un doppio ed importante risultato".

C’è chi spinge per spostare Piattoni altrove?

"Nel panorama politico c’è chi sta lavorando per fare sparire questa frazione e delocalizzarla a Forcella facendosi così portavoce di interessi privati che mal si conciliano con gli interessi collettivi. I cittadini devono sapere che non è assolutamente vero che costruendo a Forcella i tempi sarebbero più brevi. Una volta deciso se delocalizzare la frazione poi saranno gli abitanti a decidere cosa fare".

m.g.l.