Piceno Consind, i testi del processo bis: "I miasmi c’erano"

Piceno Consind, i testi del processo bis: "I miasmi c’erano"

Piceno Consind, i testi del processo bis: "I miasmi c’erano"

"Il problema miasmi c’era e risultavano violate diverse prescrizioni". Questa in sintesi la testimonianza resa da Lucia Cellini e Annamaria Falgiani nel processo in corso davanti al tribunale di Ascoli a carico di Danilo Ciancio, accusato di "getto pericoloso di cose" in relazione all’attività dell’impianto di depurazione "Campolungo Piceno Consind", gestito da Piceno Depur, società di cui il 37enne lamense è responsabile tecnico. All’epoca dei fatti Cellini era direttore dell’Arpam e Falgiani chimica. Nel dibattimento sono parte civile circa 80 persone, Legambiente e Cittadinanza Attiva delle Marche, assistite dalle avvocatesse Anna Laura Luciani, Caterina Fossari e Antonella Carosi. Una vicenda che è un’eredità del precedente processo del 2020 quando il giudice Bondi Ciutti ammise all’oblazione di 100 euro il presidente di Piceno Consind Procaccini, il presidente di Picena Depur Longino Carducci e l’ad Latini che erano finiti sotto processo. I numerosi cittadini di Castel di Lama, costituiti in un comitato, avevano già presentato una nuova denuncia.