"Piscina aperta entro fine autunno"

Capriotti replica alle società: "Comprendo le preoccupazioni ma all’amministrazione si può imputare poco"

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"Alle società ho dato una scadenza: riapriremo la piscina entro fine autunno, quindi non oltre il 21 dicembre". È con queste parole che il vicesindaco Tonino Capriotti tenta di rassicurare Cogese e Pool Nuoto, le due società che da anni operano all’interno dell’impianto natatorio comunale, e che dopo due anni di chiusura vedono il proprio futuro ulteriormente compromesso dai ritardi nella consegna dei lavori. Ritardi che, come spiegato dai tecnici di Viale De Gasperi e dallo stesso Capriotti, hanno riguardato dettagli tecnici sullo smontaggio del precedente tetto. A ciò si somma la contrazione del mercato che ha generato nuove importanti difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime. Insomma il cantiere, la cui chiusura era stata originariamente fissata ad agosto, rimarrà aperto per buona parte della coda estiva. Il problema, come sottolineato dalle società stesse, diventerebbe insormontabile se la ripartenza delle attività avvenisse dopo ottobre, mese nel quale canonicamente i genitori iscrivono i propri figli alle attività sportive. Riaprire la piscina a novembre o addirittura a dicembre costituirebbe un gran danno e una altrettanto grande beffa nei confronti di chi è in attesa di soluzioni definitive dal 2020.

"Comprendo le preoccupazioni – continua Capriotti – ma a questa amministrazione, in tutta sincerità, si può imputare ben poco: abbiamo iniziato e portato avanti i lavori, che nonostante tutto stanno procedendo in modo positivo. Non appena sarà tutto pronto, le società torneranno a lavorare in un ambiente del tutto rinnovato". Va ricordato, comunque, che già a marzo, nell’approvare il bilancio previsionale, l’assessore Pellei riferì che gli uffici avevano stralciato dai conti dell’ente i primi 9 mesi di introiti della piscina ‘Gregori’. In soldoni, già a inizio primavera l’ente era ben consapevole che il polo sportivo non avrebbe riaperto i battenti prima della fine di settembre. E nel frattempo, purtroppo, la situazione nazionale è ulteriormente peggiorata. Al tempo stesso va detto che gran parte dei problemi legati all’interventi sono emersi in corso d’opera, mentre nella corposa relazione commissionata l’anno scorso dal settore Lavori Pubblici, di questi non ci sarebbe traccia. Ecco quindi che la semplice rimostranza relativa alle attività sportive si allarga a considerazioni sull’operato della macchina comunale. Le stesse società, d’altronde, si sono chieste che metodo di lavoro abbiano usato gli uffici dell’ente, visto lo sviluppo che ha avuto l’intera operazione.

Giuseppe Di Marco