
Un appello forte e diretto quello rivolto dal segretario della cisl fp di Ascoli, Giorgio Cipollini, al direttore generale dell’Ast,...
Un appello forte e diretto quello rivolto dal segretario della cisl fp di Ascoli, Giorgio Cipollini, al direttore generale dell’Ast, Antonello Maraldo, al presidente della Regione Francesco Acquaroli e all’assessore Filippo Saltamartini. Una lettera che denuncia "carenze di organico, violazioni dei diritti normativi, crediti non saldati e un ambiente di lavoro sempre più insostenibile". "La condizione ambientale nei luoghi di lavoro è totalmente compromessa", scrive Cipollini, ricordando come molti operatori siano ancora in attesa di ricevere quanto loro spettante da anni. Tra progressioni economiche ferme dal 2021, mancato riconoscimento dei tempi di vestizione dal 2018, produttività arretrata e straordinari non pagati. Un debito che grava sul bilancio dell’Ast e che rischia di minare la tenuta dell’intero sistema sanitario locale. "Per comprendere di cosa stiamo parlando, basti pensare, ad esempio – scrive Cipollini - a quel grandissimo numero di operatori sanitari ancora in attesa di ricevere gli emolumenti relativi alla progressione economica orizzontale spettante dall’1/1/2021, corrispondente a 1200 annue, così per un totale attuale di 5.200 oltre al riconoscimento dei tempi di vestizione a partire dal 21 maggio 2018 alla data odierna, per una media annua di 1.200, per un complessivo di 8.400, oltre alla produttività 2024 e retro indicativamente di mille euro. Da quanto sopra, ne consegue che tale tipologia di dipendente ha, allo stato attuale, un credito nei confronti della Ast pari ad 14.600 euro e così gradualmente a scendere per altre tipologie". Alla denuncia economica si somma quella organizzativa: carichi di lavoro insostenibili, ferie arretrate che non si riesce a smaltire e una carenza di personale che compromette l’efficienza e la qualità dei servizi.