Polizia penitenziaria, festa a metà In un anno 27 aggressioni agli agenti

Celebrato l’anniversario della fondazione con una cerimonia in piazza del Popolo: tutti i numeri

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Nel corso dell’ultimo anno sono stati 187 i gesti autolesionistici, di cui 36 tentati suicidi, messi in atto da detenuti delle carceri delle Marche, oltre a 27 aggressioni ai danni del personale di sorveglianza e 28 eventi critici di rilevanza penale: oltraggi e resistenza a pubblico ufficiale, in particolare. Numeri che sono stati resi noti ieri pomeriggio in piazza del Popolo ad Ascoli dove si è svolta la cerimonia regionale celebrativa del 205° Anniversario della Fondazione del Corpo di Polizia penitenziaria. "Al servizio del Paese" il titolo dell’evento. Suggestivi i momenti legati allo schieramento in armi di una compagnia di due plotoni rappresentativi del personale di Polizia penitenziaria al cui comando c’era il dirigente aggiunto Pio Mancini, comandante del reparto di Polizia penitenziaria del carcere di Ascoli. Il comandante del reparto di Ancona Nicola De Filippis ha illustrato l’attività operativa svolta del personale del Corpo nelle carceri marchigiane.

La pandemia anche negli istituti di pena marchigiani ha causato difficoltà, per altro in un contesto detentivo in cui sono inevitabili le tensioni, con il disagio psichico che rappresenta un’importante criticità alle quali il personale deve quotidianamente far fronte. Nel corso dell’anno sono state 15 le manifestazioni di protesta collettive inscenate dai detenuti, 189 quelle individuali; ben 678 i casi di inosservanza degli obblighi e intimidazione o sopraffazione di detenuti nei confronti di altri detenuti. Sono stati 18 i tentativi di appiccare incendi.

Gli agenti di polizia penitenziaria marchigiani hanno sequestrato 22 telefoni cellulari, oltre ai quantitativi di droga, eroina e hashish. Intercettare telefoni cellulari significa evitare che i detenuti che ne entrano in possesso possano continuare a gestire i loro loschi affari pur stando in carcere. Nelle ultime settimane giusto nella casa circondariale di Marino del Tronto gli agenti di polizia penitenziaria hanno scoperto il tentativo di introdurre in carcere un microtelefono che era stato nascosto all’interno di una seppia che una donna ha portato al figlio detenuto. Nel corso della cerimonia, durante la quale è stato letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presenza di autorità civili e militari, sono state consegnate onorificenze al personale distintosi in servizio.

Peppe Ercoli