
Ponte sull’Ancaranese
"Vogliamo un nuovo ponte e nel più breve tempo possibile. Vogliamo una nuova infrastruttura, non si può tirare a campare, in un territorio, che dopo i gravi danni del sisma, ha bisogno di ripartire". E’ il grido di allarme degli automobilisti che si trovano a passare sull’Ancaranese. "Basta quindi rimpallo di responsabilità – continuano –, servono interventi immediati, serve realizzarne il nuovo ponte, che rappresenta uno snodo fondamentale nel collegamento Marche-Abruzzo".
La battaglia del territorio parte da qui; dalla necessità di un primo passo concreto verso la realizzazione dell’opera. In molti sottolineano che il provvedimento adottato non può andare avanti in eterno, è necessario intervenire e al più presto e con tutti gli strumenti a disposizione. Il provvedimento del doppio senso di marcia e il semaforo non soddisfa i cittadini, che sottolineano i numerosi disagi e che auspicano che la situazione vada risolta nel più breve tempo possibile.
In molti sperano di riaccendono i riflettori sulla questione, che riguarda non solo il territorio Piceno. Il ponte è un’infrastruttura fondamentale per il progetto stradale della Mezzina, che doveva collegare l’area di Fermo ad Ascoli, in principio infatti l’idea era quella di creare un asse stradale veloce, che potesse collegare le città alle zone dell’Abruzzo, in particolare Teramo. L’idea un pezzo alla volta si è dissolta.
Ad aggravare la situazione la chiusura del ponte in mattoni, troppo vecchio per sopportare il traffico e che di fatto aveva interrotto l’accesso dall’Abruzzo al Piceno. Al giornale è giunta una missiva a firma del signor Giuseppe Pica che non fa sconti: "Vi prego – dichiara la lettera – di levare la vostra voce sulla vergognosa, ripeto vergognosa situazione del ponte sulla Ancaranese, autentico scandalo alla totale inefficienza di chi ci amministra. Tralascio lo stato pietoso e inqualificabile del manto stradale in tantissime zone della città e della zona industriale".