Ascoli, calcinacci dal sottopasso. "Quel ponte è pericoloso"

Castagneti, l’allarme dei cittadini. Ma dal Comune arrivano rassicurazioni dopo un sopralluogo. Ora tocca a Rete ferroviaria intervenire

Ascoli, calcinacci dal sottopasso di Castagneti (Foto LaBolognese)

Ascoli, calcinacci dal sottopasso di Castagneti (Foto LaBolognese)

Ascoli, 16 ottobre 2018 - Il giorno dopo l’allerta sollevata dai vigili del fuoco sul sottopasso ferroviario a Castagneti, anche l’amministrazione comunale si è mossa per cercare di avere un quadro più chiaro della situazione. Domenica alcuni calcinacci si erano staccati dalla struttura e questo aveva subito attivato una squadra dei pompieri: c’era quindi stato un primo intervento, con la contestuale chiusura del sottopasso al traffico per circa trenta minuti. Ieri mattina è toccato ai tecnici del Comune recarsi sul posto per dare un’occhiata e dal sopralluogo è emerso che non ci sono pericoli particolari: quindi dall’Arengo partirà a breve un’ordinanza, indirizzata all’ente proprietario (cioè Reti ferroviarie italiane), per lo svolgimento dei lavori che sono comunque necessari.

La macchina comunale si è messa in moto dopo che, sempre nella mattinata di ieri, all’amministrazione era arrivata la comunicazione via Pec da parte dei vigili del fuoco sulla situazione in quel sottopasso, già noto in passato anche per gli annosi problemi di allagamento. Stavolta nel mirino è finita invece la struttura e la buona notizia è che, al momento, è scongiurato il rischio di chiusura: altrimenti sarebbe stato un bel problema, soprattuto per le pesanti ripercussioni pesanti anche in considerazione del cantiere aperto poche centinaia di metri più avanti, all’altezza del Battente dove si sta realizzando la nuova rotatoria.

Già con il sottopassaggio ferroviario aperto e funzionante non mancano i momenti della giornata con lunghe file di automobili su via Piceno Aprutina, quindi è facile immaginare cosa potrebbe succedere a fronte di una chiusura del sottopasso che dà accesso alla zona industriale: l’unica strada alternativa sarebbe quella di attraversare il Marino e da lì riprendere l’asse attrezzato, con tutto il caos conseguente.

Ma questa ipotesi, per fortuna, al momento non è stata presa in considerazione. Adesso toccherà a Rfi intervenire, dopo il primo lavoro dei vigili del fuoco e il sopralluogo dei tecnici sull’Arengo: i tempi non sono ancora noti, ma presumibilmente saranno piuttosto stretti. Questo anche perché presto partirà l’atto con cui l’amministrazione chiederà a Rfi di intervenire per sistemare i tratti ammalorati del sottopasso, che comunque non destano particolari preoccupazioni.