
Gianpiero Palmieri in Cattedrale: "Ricordiamo il suo impegno per la pace, per la giustizia sociale, per l’ecologia e la difesa della dignità del lavoro".
Il Piceno in preghiera per Papa Francesco. Martedì sera, infatti, in tantissimi hanno partecipato alla messa in suffragio del pontefice, deceduto a Pasquetta, che è stata celebrata dal vescovo Gianpiero Palmieri nella chiesa di Santa Maria Goretti, ad Ascoli. Ieri sera, invece, la celebrazione è stata replicata anche a San Benedetto, nella cattedrale Santa Maria della Marina e anche in quel caso sono stati centinaia i fedeli che hanno preso parte alla funzione per omaggiare il Santo Padre. Nel frattempo, sia da Ascoli che da San Benedetto molte persone si stanno organizzando con mezzi autonomi per partecipare al funerale in programma sabato mattina, alle 10, in Vaticano. La chiesa di Santa Maria Goretti, martedì, era pienissima e non c’era più spazio sui banchi per prendere parte alla celebrazione. Tra i partecipanti, inoltre, anche il prefetto. A celebrare la messa, oltre al vescovo, pure una trentina tra sacerdoti e diaconi della diocesi. "Ci uniamo in questo momento al dolore di tutta la Chiesa per la morte di Papa Francesco – ha spiegato monsignor Palmieri durante la celebrazione –. Noi sappiamo che egli vive in Dio e intercede per la Chiesa intera. Ringraziamo il Signore per averci donato Papa Francesco. Lo ringraziamo per il suo magistero grande e profondo, che ha dato alla Chiesa una nuova spinta missionaria, chiamandola a quella conversione che le permetta di essere più fedele al Vangelo. Ringraziamo il Signore per il magistero di Papa Francesco a favore del mondo intero, per la pace, la giustizia sociale, l’ecologia la difesa della dignità del lavoro, l’attenzione agli scartati della storia. In particolare, lo piangono i pescatori di San Benedetto, gli operai della Beko e tutti i poveri che da lui si sono sentiti capiti e difesi. La sua vicinanza si è concretizzata anche nel drammatico momento del terremoto che ha colpito la nostra comunità. Ricordiamo tutti con gratitudine la sua visita nell’ottobre del 2016 nelle zone devastate, portando conforto e speranza alle persone colpite dalla tragedia – ha concluso il vescovo Gianpiero Palmieri –. Papa Francesco, non dimenticheremo mai il tuo insegnamento". Un legame profondo, quello tra Bergoglio e il Piceno: una terra, quella ascolana, che di certo non dimenticherà mai l’amore ricevuto dal Pontefice. E la grande partecipazione riscontrata nelle due celebrazioni ne è la dimostrazione.
Matteo Porfiri