GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Prestazioni al privato, la Cgil: "La Regione continua l’attacco al pubblico"

"Pur apprezzando la volontà di restituire un servizio sanitario alla collettività, non possiamo che rimarcare, come Fp cgil, che le...

Viola Rossi, segreteria provinciale della Cgil del Piceno: critica la sua posizione verso l’ennesimo annuncio dell’Ast

Viola Rossi, segreteria provinciale della Cgil del Piceno: critica la sua posizione verso l’ennesimo annuncio dell’Ast

"Pur apprezzando la volontà di restituire un servizio sanitario alla collettività, non possiamo che rimarcare, come Fp cgil, che le scelte di questa Regione sulle politiche sanitarie sono totalmente improvvide e minano la sussistenza stessa del servizio pubblico". Lo afferma in una nota Viola Rossi, segreteria provinciale della Cgil riferendosi alla scelta dell’Ast di acquistare più di 11mila prestazioni sanitarie dal privato convenzionato.

"Il problema, come è evidente, è che questa spesa viene sostenuta non già per ampliare ed arricchire l’offerta che il sistema pubblico comunque garantisce, ma anzi – e viene anche ostentato – per recuperare quelle prestazioni che il pubblico non riesce più ad erogare – accusa Rossi - Ed è altrettanto ovvio che sia così visti i tagli continui che negli anni sono stati portati avanti senza sosta al sistema pubblico, fatto di tetti di spesa, vincoli finanziari sempre più stringenti e assenza di competitività salariale per i professionisti della sanità".

La direzione dell’AST ha riferito al sindacato di essersi trovata di fronte ad una carenza di personale, già solo per il periodo estivo, inimmaginabile. Per correre ai ripari dunque le scelte sono state obbligate: accorpamento di reparti, riduzione di posti letto e programmazione di (poche) assunzioni. "Peccato che, rispetto a quest’ultime, è molto plausibile che ci ritroveremo, come l’anno scorso, a dover ricorrere ai lavoratori interinali" sostiene Viola Rossi.

"Mentre un dirigente Medico del sistema pubblico è perennemente tentato di abbandonare la nave visti i gettoni esorbitanti che il privato offre, per un lavoratore del comparto della sanità privata, le retribuzioni sono ferme addirittura da decenni". Secondo la Cgil la scelta politica di destinare al privato risorse per fornire un servizio che dovrebbe offrire il pubblico, "denota il depauperamento e che alla Regione, che prolifera di sanità privata soprattutto nel Piceno, la qualità del servizio e le condizioni di lavoro di chi lo eroga non importa affatto".