Primario Chirurgia ad Ascoli, Gianluca Guercioni annuncia battaglia legale

Esposito ha optato per il secondo classificato al concorso: "Ho fatto richiesta di accesso agli atti, pronto a intraprendere vie legali"

Il direttore dell’Area vasta 5, Massimo Esposito (La Bolognese)

Il direttore dell’Area vasta 5, Massimo Esposito (La Bolognese)

Ascoli Piceno, 29 giugno 2022 - Richiesta di accesso agli atti concorsuali e mandato ai propri legali di intraprendere ogni iniziativa utile sul piano penale, amministrativo e civile. E’ quanto annuncia di aver fatto Gianluca Guercioni, il dirigente medico arrivato primo al concorso per il primariato del reparto di chirurgia dell’ospedale ‘Mazzoni’ di cui era facente funzione e non nominato dal direttore dell’Area vasta 5, Massimo Esposito, che (nel pieno dei poteri conferitigli dalla normativa in materia) ha optato per il secondo classificato.

Le motivazioni che hanno spinto il chirurgo ad intraprendere le vie legali contro la decisione presa dal numero uno della sanità del Piceno sono sintetizzate in una nota: "Il direttore di Area vasta 5, a seguito della conclusione della procedura concorsuale nella quale ho ottenuto il miglior punteggio tra i diversi candidati, ha deciso di non conferirmi l’incarico di primario dell’Uoc di chirurgia generale dell’ospedale Mazzoni. Su tale impropria scelta si sono espressi anche i rappresentanti dell’associazione chirurghi ospedalieri italiani, nella persona del delegato regionale delle Marche, Augusto Verzelli, per portare all’attenzione dei vertici Asur e dell’assessore alla sanità le carenze motivazionali del provvedimento di nomina, basato su dati erronei e gravi incongruenze, chiedendone l’immediato ritiro. Le carenze motivazionali della determina sono talmente macroscopiche da renderlo a mio giudizio illegittimo. Pertanto, per la salvaguardia della mia immagine e professionalità, ho fatto richiesta di accesso agli atti concorsuali, dando mandato ai miei legali di intraprendere ogni iniziativa utile sul piano penale, amministrativo e civile".

Dalle vicende sanitarie di Ascoli a quelle della riviera, si riunirà il 7 luglio il tavolo di lavoro ristretto della commissione sanità del Comune di San Benedetto istituito, su proposta dell’ex sindaco ed ora consigliere comunale Pasqualino Piunti, due giorni fa. Compito dell’organismo, già esistente ed operante durante la giunta Piunti, è quello di monitorare più serratamente quelle che sono le maggiori criticità dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’. "Questo tavolo di lavoro ristretto – dice Piunti –, che ci cercherà di rendere operativo tutti i giorni, ha il compito di verificare e valutare tutte le attualità e criticità del nosocomio. Esamineremo, tra le altre, le problematiche legate al personale del Pronto soccorso del Madonna del soccorso. Quello dell’ospedale di Ascoli registra 30mila accessi l’anno e ha 48 infermieri, quello di San Benedetto 40mila e ha 50 infermieri quando invece, in percentuale, dovrebbe averne 64. Altra problematica da risolvere è quella relativa alla Tac che si rompe spesso. Abbiamo saputo che sarà sostituita, ma vorremmo sapere quando".