Processo al direttore Amat, in aula i testimoni della difesa: "Come andò quell’estate"

Nel mirino Gilberto Santini per fatti che risalgono a luglio 2019. Cantarini: "Prendemmo in esame 35 spettacoli, fra i quali poi avremmo dovuto scegliere"

Continua la sfilata di testimoni nel processo a carico del direttore dell’Amat Gilberto Santini per fatti che risalgono a luglio 2019 quando – secondo l’accusa – lo stesso avrebbe intimato all’ascolana Danila Celani, legale rappresentante della Società Synergie Arte Teatro, di cancellare tutti i contratti sottoscritti dalla sua società con l’Amat se la stessa non avesse rinunciato alla stagione del Teatro Rossini di Civitanova Marche. Nell’udienza di ieri è iniziata l’audizione dei testimoni citati dall’avvocato Magistrelli a difesa di Santini che ha sempre rivendicato la correttezza del suo operato in merito alle accuse che gli sono state contestate dalla Procura di Ascoli e che lo hanno fatto finire sotto processo. Due le persone comparse ieri davanti al giudice Barbara Bondi Ciutti: si tratta di Roberto Cantarini e Danilo Pertempi, entrambi impegnati nel settore programmazione e organizzazione di Amat Marche.

Il primo a testimoniare è stato Cantarini che ha riferito di una riunione che si tenne quell’estate e riguardante la stagione teatrale del comune di Civitanova. "Santini delegò me perché lui era impegnato altrove. Fu una riunione in cui prendemmo in esame circa 35 spettacoli fra i quali poi avremmo dovuto scegliere 78 serate, quelli che ritenevamo adeguati oltre ad alcuni che erano eventualmente da prendere in considerazione in caso di necessità" ha detto. Si parlò anche della proposta di Synergie Teatrali. "Tenevamo sempre delle alternative. Tutto si svolse serenamente. Qualche tempo dopo leggemmo sugli organi di informazione che durante una conferenza stampa era stata presentata a Civitanova una stagione teatrale alternativa. Rimanemmo spiazzati, per altro c’era anche uno spettacolo in comune con la nostra proposta e nella stessa data". Pertempi, dipendente Amat dal 1992, ha spiegato al giudice Bondi Ciutti il meccanismo con cui, su richiesta dei comuni delle Marche, l’Amat seleziona le proposte che arrivavano dalle compagnie teatrali. "Una volta che conosciamo le esigenze contattiamo le compagnie e vediamo se ci sono le condizioni per mettere su lo spettacolo. Se ci sono chiudiamo l’accordo" ha detto Pertempi riferendo che alcuni spettacoli previsti per il comune di Porto San Giorgio erano di Synergie. "Li proponemmo ma poi da un collega seppi che da parte del comune sangiorgese non c’era più interesse per le date indicate da Synergie".

Peppe Ercoli