Ascoli Piceno, 26 settembre 2024 – Chiede al Napoli Calcio 700.000 euro (oltre agli interessi) per aver assistito il calciatore Frank Zambo Anguissa nel prolungamento del contratto, ma per la società del presidente Aurelio De Laurentiis al momento della stipula del nuovo accordo non era più il procuratore del calciatore camerunense e così lo ha denunciato. Stiamo parlando di un avvocato ascolano, Alessandro Pettine, al centro di una vicenda culminata in uno scontro con il Napoli il cui legale, l’avvocato Mattia Grassani, ieri mattina sul presto si è recato negli uffici della Procura di Ascoli dove ha incontrato il sostituto Mara Flaiani. La presenza non è passata inosservata, anche perché martedì sera Grassani era già ad Ascoli coi suoi collaboratori ed ha cenato in un locale del centro dove si è intrattenuto con diverse persone ascolane. “Abbiamo incontrato il magistrato che ha aperto un fascicolo a seguito della denuncia del Calcio Napoli, riguardo Anguissa, un centrocampista, acquistato dal Fulham quando l’avvocato Pettine era il suo procuratore” spiega Grassani che di questa vicenda ha parlato nei giorni scorsi anche con le radio di Napoli, facendo il nome dell’avvocato e procuratore di calciatori ascolano.
Grassani puntualizza che, al momento del rinnovo del contratto, Anguissa è stato però assistito da un altro agente, regolarmente retribuito per la sua prestazione professionale. “Il signor Pettine non si è mai presentato e non ha svolto alcun mandato in questa fase” sostiene il legale bolognese che ieri ha chiesto al pm Flaiani “il sequestro di due cambiali che l’avvocato Pettine ha emesso in favore della madre, la quale con questi titoli ha aggredito il Napoli per ottenere i denari”. Tutto ruota su un contratto di agenzia che darebbe titolo all’avvocato Pettine di pretendere quanto gli spetta per il rinnovo di Anguissa, in veste di suo procuratore; un ruolo che il Napoli calcio non gli riconosce e per questo non vuole pagarlo e, anzi, è passato al contrattacco denunciandolo. E’ in particolare sulla valenza di questo documento che ruota l’inchiesta della Procura di Ascoli.
L’avvocato Pettine si dice “tranquillo” ma, precisando di non essere a conoscenza di inchieste della Procura ascolana a suo carico, cortesemente preferisce non entrare nel merito della vicenda che lo vede contrapposto al Napoli. “Non posso e non voglio dire niente, è tutto comunque negli atti giudiziari” si limita ad affermare. “Se un professionista chiede al Napoli 700.000 euro, che con gli interessi arrivano a 800.000, deve motivare in base a quale rapporto sottostante ritiene di averne diritto, tutto qui” conclude l’avvocato Grassani.