
Non è stato semplice organizzare il trasporto dall’aeroporto di Fiumicino. I funerali si terranno venerdì nel duomo di Ripatransone.
Nel pomeriggio di ieri il feretro del professor Paolo Corsi, 73 anni, ucciso durante una rapina a Sousse in Tunisia, nella notte fra il 20 e 21 di gennaio, è arrivato nella sala del commiato della ditta di onoranze funebri Nucci di San Benedetto. Nonostante tutta la documentazione prodotta dalla ditta tunisina, nella settimana scorsa e da quella italiana, con la collaborazione del consolato e della Farnesina, non è stato semplice lasciare l’aeroporto di Fiumicino, dove la bara è arrivata ieri mattina poco prima delle ore 10 con un volo di linea partito dall’aeroporto di Tunisi. Giancarlo Nucci ha dovuto produrre alcune integrazioni sanitarie e tecniche, in collaborazione con la ditta corrispondente tunisina, per arrivare al prelievo del feretro. Sta di fatto che la ripartenza da Fiumicino è slittata alla tarda mattina.
Ora la salma resterà nella casa delle onoranze funebri Nucci, in via Col dei Pioppi, (zona Ponterotto di San Benedetto), fino alla celebrazione della Messa che avverrà venerdì alle ore 15 nel Duomo di Ripatransone, città originaria di Paolo Corsi, dove vive il fratello Roberto e uno dei due nipoti. Al termine della cerimonia funebre il feretro sarà traslato nel cimitero di San Benedetto, dove resterà fino al 30 marzo, quando avverrà la cremazione. Paolo Corsi è stato rapinato ed ucciso a Sousse, dove possedeva una seconda casa nella quale trascorreva parte dell’anno, da un malvivente che è entrato nella sua abitazione, nel quartiere dove vive una piccola comunità di italiani. Il rapinatore omicida è stato arrestato dalle forze dell’ordine nel momento in cui stava cercando di rivendere la macchina che aveva portato via insieme al portafogli con pochi denari e il telefono cellulare. Le autorità locali per ora non hanno fornito al legale che rappresenta la famiglia della vittima, ulteriori aggiornamenti oltre alla convalida dell’arresto del rapinatore. A trovare il corpo privo di vita è stata una vicina di casa che non riusciva a mettersi in contatto con Paolo Corsi dopo vari tentativi telefonici. E’ stata, infatti la donna a dare l’allarme alle forze dell’ordine che sono risalite all’omicida nel volgere di un paio di giorni. Sembra che l’ex professore, da circa 40 anni residente a Roma dove aveva insegnato Latino e Greco, sia stato strangolato dal malvivente durante la colluttazione. "Fra qualche giorno, per cercare di capire qualcosa di più sull’accaduto – ha affermato il nipote Alessandro, residente a Martinsicuro – andremo a Sousse dove dovremo svolgere anche diverse pratiche burocratiche.
Marcello Iezzi