Ascoli, la protesta in piazza: "No alle mega discariche"

Mentre è in corso la riunione dell’Ata per decidere il futuro dello smaltimento nel Piceno slogan e striscioni dei cittadini della Vallata

Rifiuti, la protesta in piazza ad Ascoli

Rifiuti, la protesta in piazza ad Ascoli

Ascoli Piceno, 13 ottobre 2021 - "No a mega discariche, no a mega impianti! Siamo qui per la salute dei nostri figli. Siamo qui perché vogliamo un ambiente sano, non chiediamo di più". E’ il laconico ritornello che si ripete ogni volta che si incontrano i residenti di Appignano de Tronto, Castel di Lama e Castignano, che chiedono a gran voce una ridistribuzione dei carichi ambientali sul territorio. Cittadini che sottolineano che i territori hanno già pagato un prezzo altissimo e che non sono disposti a tollerare di più. Sono un gruppo eterogeneo: ci sono mamme, papà, figli, persone comuni, ben informate sui fatti, perché sono mesi che non si parla di altro. Sandro Vagnoni è categorico: "Non vogliamo diventare l’immondezzaio del Centro Italia, non vogliamo l’immondizia da Roma. Sono di Villa Sant’Antonio di Ascoli, dov’è il nostro sindaco? L’abbiamo cercato: volevamo rivolgergli alcune domande, non si è mai fatto trovare. Ha tempo per tutti, tranne per rispondere su temi fondamentali come la salute delle persone messa in pericolo dall’inquinamento di Relluce e dal depuratore di Campolungo. Siamo delusi, esasperati e anche indignati, ci sono molti malati a Villa Sant’Antonio, qualcuno deve darci delle risposte, lo esigiamo!". Il gruppo di persone da piazza Simonetti viene spostato a piazza del Popolo.

Ci sono momenti di concitazione, a parlare è Cristina Farnesi che protesta: "Si sta pianificando il futuro di un territorio e dovevano permetterci di partecipare come uditori. A causa del Covid hanno deciso di fare una diretta Facebook, che tra l’altro non si sentiva, tutto questo cozza con i principi di democrazia. Chiediamo che alcuni di noi possano entrare, ci sono sindaci che stanno seguendo la riunione on line, ci sono delle sedie vuote, chiediamo di partecipare".

Alla fine dieci persone sono riuscite ad entrare. Fuori rimane lo sdegno e i cartelloni appesi alle colonne di piazza de Popolo che recitano: "Pnrr -Economia circolare + riduzione + riciclo – smaltimento, no a mega discariche, no a mega impianti, ogni Comune faccia la sua parte". La critica si incanala verso la politica e i cittadini non fanno sconti: "I politici sanno riciclare solo se stessi", recita un cartellone, chiaro attacco alla classe politica che ha lasciato decidere i privati a posto suo. "Noi siamo il territorio, noi siamo le imprese, noi abbiamo investito soldi - continuano a ripetere". E

’ c’è anche chi si è portato il cane Luck: "Non si dica che non c’era un cane – dichiara scherzosamente –, io e il mio cane abbiamo sempre partecipato alle manifestazioni, perché è un dovere civico volere il bene e la salute di un territorio".