
Il presidente della Provincia e sindaco di Monteprandone Sergio Loggi
I sindacati interni della Provincia di Ascoli denunciano i debiti dell’Ente, i diritti violati e i servizi al collasso. Il grido d’allarme arriva da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa Ral, che evidenziano come, nonostante le reiterate rimostranze, l’Amministrazione continua a rimanere inerte. Al centro della questione la mancanza di unità lavorative in forza all’Ente e il mancato turnover. "Nostante ciò, dagli atti emergerebbe l’intendimendo di assumere un dirigente ed un operatore di supporto, nel momento in cui tutti i servizi risultano in gravissima carenza di personale. I dipendenti continuano a garantire, ove possibile, la qualità e la continuità dei servizi quali manutanzione e sicurezza stradale e viabilità, agibilità delle scuole, tutela e controllo dell’ambiente, nonché il contenimento della fauna selvatica invasiva".
Il presidente della Provincia Sergio Loggi è del parere che la figura di un dirigente tecnico ci debba essere a prescindere. "Chi oggi occupa le posizioni organizzative del Patrimonio scolastico, Viabilità e Urbanistica, sta portando avanti il lavoro nonostante le mille difficoltà e devo ringraziare il segretario generale, per il suo impegno che consente di non fermare la macchina amministrativa, ma è importante dare in mano il settore a una persona con responsabilità tecniche. Le assunzioni e la riorganizzazione interna è ferma dal 2012 a seguito del dissestro economico. Il problema è che in tutti questi anni ci sono stati tanti pensionamenti con la beffa che non sono stati possibili nuove assunzioni. Questo è quello che ha oggi la Provincia e si può solo ringraziare tutti i dipendenti che con enormi difficoltà stanno portando avanti il lavoro". Però qualcosa sembra muoversi. "In questi giorni abbiamo fatto diversi incontri per riordinare tutta la pianta organica con le forze che abbiamo a disposizione – aggiunge Loggi - L’Ente non è fermo ma sta andando avanti. L’Operatore di supporto tecnico sarà assunto con i fondi del Pnrr, quindi ad incarico. Per quanto riguarda la presunta inerzia della Provincia voglio dire che il lavoro va, invece, avanti. Quando sono arrivato la situazione del personale era in stallo da anni e sono stato colui che ha ascoltato più volte i sindacati per cercare di trovare una soluzione per portare avanti l’Ente e una dignità lavorativa senza carichi eccessivi".
Marcello Iezzi