
"Sarò sincero: il debunking del puma di Ascoli lo sto trovando stimolante, quindi ho voluto analizzare un altro video, quello...
"Sarò sincero: il debunking del puma di Ascoli lo sto trovando stimolante, quindi ho voluto analizzare un altro video, quello che da molti è considerato la prova schiacciante della presenza del felino". Il dottor Andrea Bonifazi, ecologo e divulgatore scientifico, si sofferma ancora sul caso: "L’ho fatto partendo da uno screenshot in cui si vede il felino nella sua interezza. Perché questo video è considerato così risolutivo? Perché la persona che l’ha realizzato era ad una distanza consistente, a detta di molti troppo lontano per poter filmare un gatto. Premesso che con gli smartphone attuali sarebbe fattibile, consideriamo valido questo contraddittorio, ma soffermiamoci sul contesto ambientale. In prossimità del felide si notano due grossi cespugli e, nonostante la lontananza, è possibile identificarli: Ampelodesmos mauritanicus, noto come tagliamani – o cannucciaja, in marchigiano –, la cui presenza è confermata andando a controllare con Google Maps le strade limitrofe. È una pianta di modeste dimensioni, la cui estensione in larghezza può arrivare a sfiorare i due metri. Con calcoli semplici e veloci, arrotondiamo per eccesso e consideriamo tale estensione nelle piante in esame e rapportiamola alla lunghezza del felino: questo è meno di un terzo della pianta, quindi è orientativamente lungo 65 centimetri coda compresa, nella media dei gatti domestici robusti. Sicuramente c’è prospettiva e i calcoli sono orientativi, ma le cifre più o meno son queste. Un puma, invece, è lungo circa 130 centimetri nei maschi e 110 nelle femmine, a cui bisogna aggiungere code ben più lunghe di mezzo metro. Un contraddittorio diffuso è ’sarà un cucciolo di puma’, ma se ciò fosse vero avrebbe le dimensioni di un gatto, quindi, a detta loro, non dovrebbe essere visibile nitidamente" la conclusione.