Querelle Areamare e assemblea pubblica, no dal comitato: "Questione già chiusa"

Fermiamo il consumo di suolo: "Ormai siamo a toni da telenovela"

Querelle Areamare, il coordinamento Fermiamo il Consumo di Suolo, Rigeneriamo la Città si pronuncia a sfavore di un’eventuale assemblea pubblica per discutere la variante proposta per Porto d’Ascoli, con la quale la società intende realizzare 10 edifici fra via Mare e via Scarlatti e altri 8 in via del Cacciatore. Per gli ambientalisti, la questione sarebbe già chiusa da tempo. "Il contenzioso tra il costruttore di Areamare e la nostra amministrazione, la quale per fortuna non risponde all’ennesima provocazione, ha ormai assunto i toni di una telenovela – scrive il coordinatore Amilcare Caselli - Il costruttore oggi chiede un’assemblea pubblica per spiegare le ragioni di edificare ben 34mila metri cubi, più i parcheggi e quant’altro, in una delle poche zone rimaste libere del nostro comune. Non staremo a ribadire l’assoluta inutilità delle palazzine previste. I dati statistici sul consumo di suolo di San Benedetto e la sovrabbondanza di vani abitativi sono risaputi. La novità invece è che oggi un privato pretenda un’assemblea pubblica del consiglio. Chiediamo di riflettere bene su questo punto: non è un consorzio di associazioni, di cittadini, o i comitati di quartiere, a chiedere una democratica assemblea. No, è un’impresa privata. Quindi non possiamo che appoggiare la non risposta, per ora, dell’amministrazione, la quale ha ribadito di non voler dare corso alle varianti, e di sottomettere ogni nuovo consumo di suolo alla valutazione della pubblica utilità". Sulla questione, comunque, Areamare porterà avanti il ricorso al Tar, la cui prima udienza si terrà il prossimo 27 aprile.