Ascoli, 9 agosto 2023 – L’aveva presa quando aveva tre anni. Poi l’ha allevata per un lustro, l’ha fatta crescere, l’ha coccolata e l’ha fatta diventare una cavalla fortissima. Max Ferri era il proprietario di Look Amazing, la purosangue abbattuta lunedì mattina dopo l’incidente di Nicholas Lionetti. Il titolare della scuderia ‘Isola Azzurra’ di Castel di Lama è ancora affranto per quanto accaduto.
Ferri, cosa prova in questo momento?
"Un dispiacere immenso. Ero molto affezionato a Look Amazing. Non ho mai avuto nessun cavallo come lei. Era brava e molto intelligente. Posso dire, a tutti gli effetti e in senso buono, che era la mia ‘bambola’. Io la chiamavo in questo modo. Sono ancora senza parole. Era una cavalla velocissima, avrebbe presto vinto la Quintana. Ma, al di là di questo, sono triste perché lei non c’è più".
In molti si chiedono come mai non è stato possibile salvarla.
"Look Amazing, purtroppo, si è frantumata la parte superiore della spalla. In altre parole, si è spezzata un osso fondamentale ed era inoperabile. Di conseguenza, non sarebbe più rimasta in piedi. Altrimenti avrei affrontato qualsiasi spesa, se fosse stata operabile, pur di salvarla. Mi sono rivolto anche a diverse cliniche veterinarie, ma non sarebbe stato possibile far nulla. Ripeto, non avrei mai dato il consenso per l’abbattimento della cavalla se la stessa poteva essere operata. Purtroppo, non c’era nulla da fare".
Si è subito reso conto della gravità dell’infortunio?
"Lì per lì, no. Poi, però, quando ho visto che la cavalla non si rialzava, ho capito che si trattava qualcosa di grave. Sono state ore strazianti perché, ripeto, ero molto legato a lei".
Ha capito quali sono state le cause della caduta?
"E’ difficile dirlo. Non so se è scivolata oppure se si è aggrappata. Questo, adesso, viene comunque in secondo piano".
Il sestiere, in questa situazione, le è stato vicino?
"Moltissimo. Anzi, ringrazio tutti i ragazzi della Piazzarola. Mi sono stati accanto ed erano anche disposti a darmi una mano dal punto di vista economica, qualora la cavalla fosse stata operabile. Ho conosciuto, alla Piazzarola, persone eccezionali. Posso dire che questo è il sestiere più in gamba con cui io abbia mai collaborato. Sono venuti a Teramo, dai veterinari, al mattino presto pur di starmi vicini. Non smetterò mai di ringraziarli".