Quintana Ascoli nel dizionario Zingarelli

Dopo le olive anche la storica manifestazione. Massetti: "Ne siamo orgogliosi"

Madonna della Pace 2019 Morganti e Massetti

Madonna della Pace 2019 Morganti e Massetti

Ascoli, 21 settembre 2019 - «Essendo un vecchio collaboratore della casa editrice Zanichelli, accortomi per caso dell’assenza della suddetta denominazione, mi è sembrato ingiusto che la Quintana di Ascoli non figurasse nel noto vocabolario. Ho sentito mio dovere scrivere alla redazione lessicografica chiedendone l’inserimento nel dizionario. La Zanichelli, sempre disposta a recepire miglioramenti e aggiornamenti, ha prontamente provveduto. La Quintana, che per voi rappresenta oltre che una manifestazione folclorisitca anche un fatto identitario, e che richiama l’attenzione di un vasto pubblico non solo ascolano, ora è parte del patrimonio culturale nazionale. Certo di aver fatto cosa gradita alla redazione e a tutta la città, saluto con molta cordialità».

Così ci scrive Pietro Cipriani, lessicografo e collaboratore della Zanichelli, la casa editrice che edita lo Zingarelli, oltre che nostro lettore. Cipriani conosce e ama la tradizione e si batte perché non venga dimenticata: grazie a lui infatti, sono state anche inserite nel vocabolario, ad esempo, le olive all’ascolana e i maccheroncini di Campofilone.

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Un'ulteriore vetrina per promuovere la Quintana ascolana. L’inserimento della voce relativa alla rievocazione storica picena nel dizionario Zingarelli fa esultare tanti quintanari ascolani, che sono sempre orgogliosi ogni volta che si parla, a livello nazionale, del corteo e della giostra. A commentare questa importante novità, a poche settimane dalla scadenza del suo mandato, prevista per fine dicembre, è il presidente del consiglio degli anziani della Quintana, Massimo Massetti

Presidente, che importanza può avere a livello promozionale questa introduzione della Quintana di Ascoli nel dizionario Zanichelli? 

«Ne siamo orgogliosi. Un riconoscimento di prestigio. Quanto possa fare per la promozione della rievocazione è ancora un po’ difficile da valutare, al momento, ma noi ne siamo tutti felici». 

Cos’altro si può fare, secondo lei, per promuovere la Quintana sulla scia di questa ulteriore iniziativa?

«La Quintana punta ormai molto alla comunicazioni sui social e sulle sue dirette e partecipazioni a trasmissioni Rai e di altri canali del digitale terreste. Inoltre stiamo cercando di puntare ad una comunicazione più proiettata fuori dal territorio regionale e nazionale. Una cosa che potremmo riprendere con più fervore sono le trasferte nelle altre città, che sono state un po’ arrestate dalla grande crisi economica che vivono tutti gli enti pubblici. Queste, infatti, forse non saranno più vincenti da un punto di vista della promozione come trent’anni fa, ma servono enormemente per fare gruppo e per fare squadra». 

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Cos’è per lei la Quintana? 

«Ribadisco il mio grande senso di orgoglio per questo traguardo. Il dizionario Zingarelli è nell’immaginario collettivo il contenitore della nostra bellissima lingua e una parola come ‘Quintana di Ascoli’ ci sta proprio bene. Poi penso ai padri fondatori della Quintana, che hanno lavorato tanto per questa manifestazione e li immagino molto soddisfatti. Inoltre si lascia ai posteri un grande tesoro. Ecco per me la Quintana è questo, passato di grande impegno culturale da consegnare ad un futuro luminoso».

Che sogno ha per questi suoi ultimi tre mesi di mandato come presidente? 

«Iniziare il percorso della scuola per cavalieri locali con l’utilizzo dello Squarcia spalmato lungo tutto l’anno. Altro importante tassello sarò vedere se ci sono le condizioni e la disponibilità da parte dei sestieri di poter gestire la pista tutto l’anno, appunto. Staremo a vedere». 

Se le dovessero chiedere di proseguire per il secondo mandato cosa risponderebbe? 

«Sono a disposizione».