Quintana Ascoli, scintille alla Piazzarola. Niente cena di Natale

Botta e risposta tra i due candidati a caposestiere. Bartoli: "Ci abbiamo provato. Ora pensiamo alle cose da fare, garantiremo trasparenza"

Carlo Bartoli, uno dei due candidati alla carica di caposestiere nella Piazzarola

Carlo Bartoli, uno dei due candidati alla carica di caposestiere nella Piazzarola

Ascoli, 17 novembre 2019 - La campagna elettorale, alla Piazzarola, fa saltare la cena di Natale. L’evento, infatti, non verrà organizzato e i due candidati capisestiere, negli ultimi giorni, attraverso i social hanno dato vita ad un ‘botta e risposta’ per giustificare il fatto. Carlo Bartoli, infatti, nei giorni scorsi ha contattato Fulvio Giovannetti per organizzare, insieme, il tradizionale appuntamento natalizio, ma la risposta del secondo è stata negativa.

«Sono persona molto attenta alle regole e il loro rispetto passa anche per il doveroso rispetto dei ruoli – ha scritto Giovannetti –. Da semplici candidati, non rivestiamo ad oggi alcuna funzione nel sestiere e non ci compete quindi l’organizzazione di alcun evento. Se per i miei avversari è una priorità discutere della cena di Natale possono tranquillamente sollecitare l’attuale comitato che ritengo sia disponibile comunque ad organizzarla prima delle elezioni. L’unità, quella vera, si costruisce mettendo davanti a tutto e tutti il bene della Piazzarola, che non può essere soltanto il bene di pochi».

Giovannetti, dunque, ha ammesso di aver ricevuto la proposta e di non averla accettata. Una decisione che non è andata giù al suo concorrente. «Volevamo organizzare la cena in tempo, al fine di trovare una location idea – risponde Bartoli –. Ci abbiamo provato ma va bene così». Bartoli, inoltre, non ha voluto replicare alle dichiarazioni di Giovannetti, pubblicate la scorsa settimana dal Carlino, relative agli episodi di violenza che si sono verificati la scorsa estate al sestiere. «Non mi piace mettere in risalto le cose negative – sottolinea Bartoli –. Non è nel mio stile. Preferisco concentrarmi solo sulle cose da fare, concretamente».  

Quale sarà il suo primo obiettivo qualora venisse eletto? «Garantire la trasparenza e la chiarezza all’interno del sestiere. Poi, da un punto di vista tecnico, vorremmo riprendere il discorso che era stato interrotto con il cavaliere Nicholas Lionetti. Vogliamo vincere nel presente e instaurare un ciclo per il futuro. Inoltre, porteremo avanti anche tanti progetti che riguardano il sociale, ma non ci piace parlarne pubblicamente, perché non vogliamo dare adito a strumentalizzazioni. Certi gesti si fanno in silenzio, con il cuore».  

Quanto sarà difficile ricreare un ambiente sereno, mettendo d’accordo le due fazioni che animano il sestiere? «Non mi piace parlare di fazioni. C’è una diversità di vedute, ma credo che lavorando bene si possa recuperare un po’ di serenità. Sarebbe importante collaborare, peccato che nel caso della cena di Natale l’altro candidato caposestiere non ha voluto interagire. Non volevano scavalcare nessuno, ma solamente organizzare l’iniziativa in tempo, per evitare di non trovare posto. Comunque, andiamo avanti per la nostra strada, senza provocare nessuno, e vedremo il primo dicembre cosa accadrà».