Rapina Ascoli, ragazzino fallisce il primo colpo. "Era più spaventato di noi"

I tabaccai di Piattoni raccontano il blitz di un minorenne

Arturo Comini della tabaccheria di Piattoni di Ascoli

Arturo Comini della tabaccheria di Piattoni di Ascoli

Ascoli Piceno, 15 maggio 2019 - Apprendista rapinatore fallisce al primo colpo. Ci sarebbe una storia fantozziana se non fosse che sono intervenute le forze dell’ordine che adesso indagano. La storia. Sabato intorno alle 13 un minore di 16 anni, cappuccio e occhiali da sole, scaldacollo alzato fino sul naso, con un spalla uno zainetto per la refurtiva, impugnando una piccozza entra alla tabaccheria Comini di via Roma, a Piattoni. Irrompe nel negozio intimando a tutti: «Questa è una rapina, datemi i soldi».

Nel locale si trovavano la proprietaria Claudia Comini, il padre Arturo e due clienti. Una di loro gli ha risposto più infastidita che spaventata: «Ma che vuoi?». La signora ha poi spiegato: «Ho capito subito dal fare impacciato e nervoso del ragazzo che non era una cosa seria». Aggiunge la proprietaria Claudia Comini: «Quando l’ho visto arrivare con lo zainetto con l’orsacchiotto bianco pensavo ad uno scherzo, davanti alla sua insistenza ho chiamato i carabinieri. Né io né nessuno dei presenti ci siamo agitati data la comica figura dell’apprendista ladro».

Aggiunge il padre della proprietaria: «Mi sono arrabbiato e gli ho detto: ‘Che devi fare? Non vedi che sto chiudendo il negozio? Qui non ci sono soldi’». L’Arsenio Lupen in erba che non aveva previsto una reazione simile si è dato subito a una disordinata fuga, dirigendosi verso viale della Rimembranza, dove ha abbandonato dietro un cespuglio la piccozza e si è cambiato degli improbabili panni del mestiere. E’ stato fermato dopo pochi metri dalle forze dell’ordine. La proprietaria della tabaccheria ha riferito che prima della sua performance il ragazzino era entrato nel locale col pretesto di acquistare cartine per sigarette. «Quando le forze dell’ordine mi hanno mostrato la foto non ho avuto dubbi. La storia mi ha lasciato un senso di amarezza: ai miei tempi si sarebbe concluso tutto con un sonoro ceffone». L’episodio di sabato è accaduto appena qualche ora dopo la tentata rapina ai danni della gioielleria Rosy di Ascoli: un 18enne era entrato con un tirapugni. Poi è stato arrestato.