Relluce a rischio stop I sindaci: "Serve soluzione"

Da Moreschini a Bochicchio, fino a Polini: "Perché c’è questo danno?"

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Un’altra tegola si abbatte sul ciclo dei rifiuti di Relluce. Nei giorni scorsi sul tavolo dei sindaci è arrivata una lettera choc, che comunicava con urgenza la sospensione dal 9 maggio del conferimento dei rifiuti indifferenziati all’impianto del Tmb (trattamento meccanico biologico) di Relluce, per gravi motivi di sicurezza, dovuto alla rottura e all’ammaloramento per senescenza dell’impianto. La situazione è grave: l’impianto è vecchio e si ferma, la riapertura a data da destinarsi. Una lettera ritenuta dalla Picenambiente spa necessaria per permettere ai comuni di individuare le migliori soluzioni gestionali al fine di continuare a gestire la raccolta indifferenziata. Di fatto i conferimenti dei Comuni secondo la missiva potranno essere effettuati fino a sabato 7 maggio. Lo spauracchio è che se non si troverà al più presto una soluzione, i comuni rischiano di rimanere con i rifiuti in strada. La Picenambiente sottolinea che si è messa già in moto per effettuare le verifiche e per eseguir gli interventi di manutenzione e trovare le soluzioni.

Un fulmine a ciel sereno, che lascia aperti però tanti dubbi e soprattutto un’accesa discussione tra i sindaci che si chiedono: "L’impianto era vecchio e si sapeva da tempo, ma si può arrivare a questo punto?". Il sindaco di Appignano Sara Moreschini è lapidaria: "E’ necessario capire cosa è successo, se l’impianto è rotto perché vetusto e se tutto questo era programmabile. La priorità è sicuramente rappresentata dalla sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente, ma sarà necessario capire come si è arrivati a questo punto. Inoltre trovare al più presto una soluzione, magari nella vicina Fermo". Il sindaco Mauro Bochicchio di Castel di Lama aggiunge: "Aspettiamo l’incontro con i soci il 6 maggio prossimo, il giorno prima la sospensione del servizio, che probabilmente chiarirà cosa è successo, spero vivamente che si possa evitare l’interruzione. Sono molto preoccupato, ma so anche che il presidente della Provincia Sergio Loggi è a lavoro per trovare una soluzione". Categorico il sindaco Fabio Polini di Castignano: "Quello che sta accadendo – dichiara – è gravissimo; chi gestisce un servizio pubblico non può permettersi di interromperlo. Sono necessarie delle spiegazioni: è stato fatto tutto il possibile? Chi ha la responsabilità della manutenzione di un impianto di questa portata deve avere un libretto dove annota tutti gli interventi ordinari, straordinari e quelli necessari per evitare di interrompere un servizio pubblico. Tutto questo è stato fatto? Mi chiedo chi pagherà i danni provocati? Ecco a tutte queste domande sarà necessario dare al più presto risposte".

Maria Grazia Lappa