Ricci ad Ascoli per sostenere Curti "Giusto premiare il Pd del Piceno"

La campagna elettorale del sindaco: "Un partito forte i sondaggi li ribalta"

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La carica e la sveglia di Matteo Ricci per rilanciare il Pd di fronte ai pronostici che danno una facile vittoria del centrodestra: "Smettiamola di guardare i sondaggi, basta con le demoralizzazioni. Un grande partito i sondaggi li ribalta". Il sindaco ieri era ad Ascoli, dove ha presentato il candidato piceno del Pd alla Camera, l’ex primo cittadino di Force Augusto Curti. Una candidatura, quella di Curti, arrivata a sorpresa, lasciando per la prima volta dal dopoguerra proprio la provincia di Pesaro-Urbino senza rappresentanti di centrosinistra in Parlamento. "Ma da noi nessuno ha fatto polemica per questo, solo il Carlino", ha detto il sindaco. "E comunque le liste si fanno a Roma", ha aggiunto Ricci, che ad Ascoli è intervenuto in veste di coordinatore nazionale dei sindaci del Pd. In precedenza aveva spiegato alla numerosa platea della libreria Rinascita che la scelta di Curti rappresenta un premio per il Pd piceno: "Con Augusto il Pd ha avuto il giusto riconoscimento. Finora c’era stata poca riconoscenza per un partito che invece anche qui ha sempre lavorato bene. Curti è uno di quegli amministratori che è abituato a stare con la gente, ha condotto battaglie importanti per i propri cittadini, prima su tutte quella del terremoto".

In lizza per il Parlamento c’era anche Valerio Lucciarini, presente in sala. Ricci ha rivolto parole di elogio all’ex sindaco di Offida: "A volte si fanno delle stupidaggini e si paga (riferendosi all’episodio in cui Lucciarini colpì una ragazza durante il carnevale, ndr), ma poi deve finire lì e noi come partito abbiamo il dovere di difendere i nostri rappresentanti, come ha fatto il centrodestra con Guido Castelli e la foto che lo ritraeva con il braccio teso davanti alla cripta di Mussolini. Lucciarini sta lavorando bene ed è un peccato non averlo potuto candidare". Una battuta, infine, sulla nomina di Pesaro a capitale della Cultura 2024 (a discapito di Ascoli) e su presunti favoritismi da parte del ministero guidato da Franceschini: "Solo stupidaggini di chi non conosce le dinamiche di una commissione intransigente e impenetrabile".

Domenico Cantalamessa