Ascoli, i rifiuti regnano incontrastati

Dall’area Novico al Pennile di Sotto: degrado inaccettabile

Una discarica a cielo aperto

Una discarica a cielo aperto

Ascoli, 24 settembre 2018 - Lo scempio nel piazzale di fronte alla Novico continua a farsi notare, e non poco. Nonostante le ripetute segnalazioni di chi lavora a poca distanza dal deposito abusivo di rifiuti (segnalato anche sulle pagine del Carlino qualche tempo fa), le cose continuano a restare come sono. Anzi, peggiorano di giorno in giorno. I cumuli di immondizia sono infatti sempre di più, e non si riesce a capire come mai nessuno vada a rimuoverli, lasciando che la sporcizia prenda il sopravvento, con i conseguenti problemi igienico-sanitari. Anche i comitati ambientalisti vorrebbero vederci chiaro: «L’area in questione dovrebbe essere di competenza Consind – hanno spiegato – ma in ogni caso esiste una rete di responsabilità che va dall’Arpam all’Asur e passa attraverso gli organi di polizia. Qualcuno dovrà fare qualcosa per riportare la situazione alla normalità, evitando che possano crearsi simili casi in futuro». Un bel problema, se si tiene conto del fatto che quel piazzale è diventato una discarica nel giro di poche settimane: «Non riesco a capacitarmi di come sia possibile – dice la dipendente di un’azienda che si trova a due passi dal luogo degli orrori – mi sconvolge la totale mancanza di buon senso dei cittadini, che vanno lì a depositare ingombranti di ogni tipo, ma ciò che appare ancor più assurdo è l’indifferenza degli organi preposti al mantenimento della salute pubblica».

E SE IN VIA MONINI, a due passi dall’isola ecologica, la mole di rifiuti segnalata più volte dagli abitanti è stata finalmente rimossa, si auspica che possa accadere lo stesso anche in via Mutilati del Lavoro, dove la situazione sta diventando inaccettabile, mentre lo è già diventata nel quartiere Pennile di Sotto, che da quasi un anno è alle prese con un deposito abusivo di rifiuti. Una vera e propria collina di immondizia con ingombranti, buste piene di rifiuti organici, barattoli di vernice, mobili vecchi e chi più ne ha più ne metta. E adesso gli abitanti non ne possono più, e gridano a gran voce nella speranza di essere finalmente ascoltati: «E’ arrivato il momento di dire basta – affermano alcuni di loro – non ne possiamo più. Il quartiere si sta popolando di topi e piccioni, qualcuno intervenga per rimuovere questo scempio e per fermare chi continua ad alimentarlo, giorno dopo giorno». Già nei mesi scorsi, e più di una volta, era stata segnalata la presenza a due passi dalla discarica di una carovana Rom, accusata dagli abitanti di aver creato il cumulo di rifiuti, che è cresciuto progressivamente. L’amministrazione comunale, dal canto suo, aveva risposto che si sarebbe messa in moto repentinamente per risolvere il problema, ma così non è stato, o almeno non ancora.