Ascoli, rifiuti abbandonati. Ecco le multe ai furbetti

L’attività della Municipale ha portato a 98 sanzioni in un anno: la situazione è migliorata rispetto all’avvio del porta a porta, ma restano alcuni problemi

Controlli sulla differenziata

Controlli sulla differenziata

Ascoli Piceno, 22 gennaio 2020 - Meno di cento multe in un anno per errato conferimento dei rifiuti o per il loro abbandono. I numeri della Polizia Municipale sul fronte dei controlli ecologici non sono di quelli che fanno saltare sulla sedia, visto che parliamo di 98 sanzioni: una media di una ogni quattro giorni. A questo punto è necessaria una premessa: la situazione in città è piuttosto buona sotto questo punto di vista perché rispetto ai primi mesi, quando capitava di vedere spesso dei sacchi neri o dei cumuli di rifiuti per strada, gli ascolani hanno accettato e imparato a fare correttamente il porta a porta.

Al netto di questo, ci sono comunque alcune circostanze difficili da sradicare e che coinvolgono coloro che preferiscono lasciare la loro immondizia per strada, oppure non si prendono la briga di rispettare il giorno e il sacco giusto per il conferimento. Per queste situazioni qualcosa si è provato a fare, ma i risultati non sono stati così soddisfacenti: anche le fototrappole, che sembravano potessero rappresentare un deterrente importante, non sono riuscite ad incidere come sperato nel contrasto a questa brutta abitudine. Che poi ha sfumature diverse: perché se nel centro storico gli ’incivili seriali’ si limitano il più delle volte a lasciare furtivamente i sacchetti in qualche angolo più o meno nascosto (che spesso però deturpa la bellezza di rue e piazze), nella prima periferia ecco che scendono in campo i ’professionisti delle discariche abusive’. Sono diversi, infatti, i punti ormai noti dove, a cadenza regolare, si possono trovare cumuli di rifiuti di ogni genere: c’è quello al Pennile di Sotto, un altro in via delle Zeppelle all’ingresso della guardia medica, un altro ancora in via Siracusa in zona Castagneti.

In centro, invece, c’è più ’fantasia’ ma anche in questa zona non mancano i punti preferiti da coloro che pensano sia meglio buttare l’immondizia dove e quando capita: ecco quindi che nella lista troviamo l’angolo di via Clementi (a due passi dalla Ragioneria) e quello di via delle Torri, all’altezza della chiesa di San Pietro Martire. Sono solo due esempi che confermano quanto il problema sia radicato e di quanto sia difficile affrontarlo: infatti, per arrivare alla multa serve un controllo che permetta di risalire al responsabile dell’abbandono. Ma questo è possibile solo se dal sacco dei rifiuti esce fuori qualche bolletta, o qualsiasi altra cosa possa permettere di identificare l’autore della ’genialata’. C’è da distinguere poi la sanzione per l’errato conferimento da quella per l’abbandono: la prima è sicuramente meno grave, mentre nel secondo caso parliamo di un comportamento da combattere in tutte le maniere possibile.