Rifiuti di Roma nelle Marche, la vallata del Tronto dice no. Corteo ad Ascoli

I sindaci di Appignano, Castel di Lama, Colli del Tronto e Montaldo, con un centinaio di cittadini, hanno ribadito la loro contrarietà al trattamento nell'impianto di Relluce

Manifestazione di protesta contro trattamento dei rifiuti di Roma a Relluce

Manifestazione di protesta contro trattamento dei rifiuti di Roma a Relluce

Ascoli, 16 novembre 2019 - "No ai rifiuti da Roma. Vadano a bussare altrove". I cittadini della Vallata del Tronto, chiudono la porta in faccia alla Regione Lazio, manifestando la loro contrarietà all’arrivo dei rifiuti dalla capitale. Un corteo, di circa 100 persone, questa mattina ha sfilato pacificamente davanti alla Prefettura di Ascoli per ribadire la loro contrarietà al trattamento dei rifiuti di Roma Capitale nell’impianto di Relluce.

I quattro sindaci, che hanno capeggiato la manifestazione: Sara Moreschini di Appignano, Mauro Bochicchio di Castel di Lama, Andrea Cardilli di Colli del Tronto e Daniel Matricardi di Montaldo hanno ribadito nel corso della mattinata le loro perplessità e in particolar modo che l’accordo presentato non parla minimamente di solidarietà ma solo affari. In tarda mattinata una delegazione è stata ricevuta in Prefettura, i 4 sindaci hanno ribadito tutte le le loro perplessità e soprattutto le anomalie della convenzione. Mentre il sindaco di Colli Andrea Cardilli ha evidenziato tutti i problemi di natura di ordine pubblico che potrebbero crearsi, visto l’indignazione e l'esasperazione della gente. I sindaci hanno sottolineato che il sito di Relluce ormai ha perso la sua vecchia funzione e che è necessario chiuderlo e ridistribuire il carico ambientale sul territorio.

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Il sindaco Bochicchio ha invece sottolineato che a Castel di Lama insistono impianti che mettono seriamente in discussione la salubrità ambientale. I rappresentanti della Prefettura hanno ribadito i limiti delle loro competenze nell’affrontare il problema, inoltre hanno esortato le parti a a risolvere il problema sul piano politico, hanno comunque garantito un’attenzione particolare al problema ede eventuali controlli. I cittadini che a termine dell’incontro hanno fatto un girotondo sotto la Prefettura e ruibadito che non si lasceranno scoraggiare: «Lavoreremo - concludono - affinché si trovi un sito più idoneo, la Vallata ha già fatto la sua parte, sono 40 anni che subiamo, anche in termini di salute, è ora di mettere la parola fine».