Riqualificazione del Ballarin: via libera a Canali

La Fondazione Carisap approva il coinvolgimento dell’architetto: "Il nuovo direttivo darà l’incarico al progettista scelto dal Comune"

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La Fondazione Carisap approva il coinvolgimento dell’architetto Guido Canali nell’operazione di restyling del Ballarin. L’ente ha deliberato ufficialmente il proprio nulla osta nel corso dell’ultima riunione del consiglio d’amministrazione: il passo successivo, da parte della Carisap stessa, sarà l’incarico diretto a Canali per la redazione di un progetto di riqualificazione dell’ex stadio della Samb. Va ricordato, infatti, che la fondazione ha messo a disposizione del comune ben 450mila euro per effettuare lavori di restyling a valle di un progetto condiviso con la cittadinanza. L’amministrazione comunale non può, per legge, dare l’incarico a Canali, perché il suo intervento verrà a costare 139mila euro: una somma al di sopra della soglia massima prevista per l’affido diretto. Il vicesindaco Tonino Capriotti, però, ha già messo in chiaro che per avviare un concorso di idee non c’è più tempo, e dato che nel frattempo l’archistar parmense ha accettato di occuparsi del Ballarin, la scelta è ricaduta completamente sul suo nome. Solo che appunto, ad incaricare formalmente Canali non può essere il comune, e quindi il vertice dell’ente locale ha demandato il compito alla Carisap. "Come ultimo atto durante la mia presidenza, il consiglio d’amministrazione ha deliberato di non aver nulla in contrario con il coinvolgimento di Guido Canali – afferma l’ex presidente Angelo Galeati, il cui posto è stato preso, alcuni giorni fa, da Mario Tassi – ora spetta al nuovo direttivo ratificare la decisione presa, dopodiché la Carisap affiderà l’incarico al progettista scelto dal comune".

La questione Ballarin, però, è tutt’altro che risolta. Da un primo scambio fra Canali e il settore Lavori Pubblici del comune, è emerso l’intento di abbattere la curva sud, e di ridistribuirne le volumetrie attraverso una soluzione ad impatto zero sul panorama marittimo. Per tutta risposta, sabato scorso la tifoseria ha avviato, in collaborazione con le associazioni Curva Nord Massimo Cioffi, Noi Samb e Ex Rossoblù, una raccolta firme contro l’abbattimento della ‘sud’, considerata memoria storica del club rivierasco. E in questo senso, la Carisap è stata piuttosto chiara. "Il nostro unico paletto – conclude Galeati – è che il progetto sia frutto della massima condivisione con la cittadinanza". Insomma si apre un periodo di contrattazioni serrate fra chi vuole togliere di mezzo il manufatto e chi invece vuole ristrutturarlo. Entro l’estate, si saprà da che parte ha deciso di stare l’amministrazione Spazzafumo.

Giuseppe Di Marco