Rissa con mazze e sbarre: 3 arresti

Tutti ai domiciliari i protagonisti della serata di follia. E domenica notte altro episodio in piazza Garibaldi

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Piazza Garibaldi, nel centro di San Benedetto, per la seconda volta, in due giorni, è stata al centro di un litigio tra giovani. Anche in questo caso sono arrivati i carabinieri che, nella notte tra domenica e lunedì, hanno identificato e poi rilasciato un ragazzo di nazionalità egiziana residente nel territorio. Un evento che non ha nulla a che vedere con la rissa fra tre giovani avvenuta intorno alle quattro di domenica mattina. La dinamica e i personaggi del litigio sono diversi e anche il movente sembrerebbe di tutt’altra natura, rispetto al pestaggio di domenica. Sulla terribile rissa, frutto di una spedizione punitiva, la Procura di Ascoli ha disposto l’arresto per i tre protagonisti, che sono tutti ai domiciliari in attesa del procedimento di convalida. Per loro è scattata l’accusa di rissa e porto abusivo di armi. Si tratta di un sambenedettese di 23 anni, che ha subito i danni più importanti, giudicati con una prognosi di 45 giorni, un 35enne di nazionalità marocchina, che ha riportato contusioni e ferite giudicate guaribili in una settimana e un suo connazionale, di 21 anni, che è rimasto illeso e che ha trasportato il compagno all’ospedale di San Benedetto dove il terzetto è stato intercettato, fermato e poi tratto in arresto dai carabinieri della compagnia di San Benedetto su disposizione della Magistratura ascolana. La prognosi del sambenedettese è legata ad alcune fratture agli arti rimediate nel convulso parapiglia in cui sono volate mazzate.

Gli investigatori dei militari dell’arma hanno recuperato tutti gli arnesi impiegati per il pestaggio, in particolare mazze di legno e sbarre di ferro. Nelle prossime ore si conosceranno le decisioni del Giudice, ma nel frattempo continuano le indagini per ricostruire l’accaduto, in particolare per accertare il movente che ha scatenato la violenta rissa dai contorni di una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del ragazzo sambenedettese. Almeno per il momento viene escluso l’evento dei ’futili motivi’, così pure quello legato alla movida e all’uso di alcolici o stupefacenti. Alla base dell’accaduto potrebbe celarsi qualcosa di complesso e più serio. Non viene, infatti, escluso quello di un eventuale collegamento a fatti di droga. Accadimenti simili, infatti, non sono nuovi negli ambienti del traffico e dello spaccio di droga, dove non ci sono denunce o giudici, ma gli sgarri si risolvono con la violenza.

Marcello Iezzi