Pronto soccorso San Benedetto, maxi rissa e infermieri aggrediti

Cinque operatori coinvolti: "Ora la vigilanza al pronto soccorso"

Maxi rissa al pronto soccorso di San Benedetto del Tronto (Sgattoni)

Maxi rissa al pronto soccorso di San Benedetto del Tronto (Sgattoni)

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 14 ottobre 2019 - Ha suscitato indignazione, incredulità, condanna, la notizia della maxi rissa scoppiata all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto, tra un gruppo di sei persone, che poco prima erano rimaste coinvolte in un sinistro stradale. Un furioso parapiglia, tra uomini e donne che hanno finito per coinvolgere anche cinque infermieri accorsi per mettere in sicurezza i pazienti ricoverati.

Un infermiere ha subito contusioni giudicate guaribili in 4 giorni, gli altri quattro, per non creare problemi di servizio, hanno scelto la strada dell’infortunio cautelativo, senza sospendere l’attività lavorativa. Di aggressioni verbali e anche fisiche a medici e infermieri del Pronto Soccorso e della guardia medica ve ne sono state diverse, mai, però, era avvenuto un evento di tale gravità.

I sindacati chiedono un immediato intervento dell’Asur a difesa dei lavoratori. «Dopo l’aggressione di un collega, afferrato per il collo, feci richiesta alla Direzione di assegnare la vigilanza privata all’interno del Pronto soccorso, di fianco al Triage – spiega Benito Rossi, segretario provinciale del sindacato Ugl sanità –. La vigilanza ha scopo deterrente e immediatezza. L’azienda rispose ufficialmente, collocando la vigilanza solo per il turno notturno. Ora, il gravissimo caso di sabato è avvenuto di giorno. Ribadisco che serve la vigilanza H24, al fianco del Triage, come accade nel Pronto soccorso di Pescara. Sabato la vigilanza è intervenuta, provvidenziale è stato l’intervento degli infermieri tramite il sistema di allarme interno, risolutivo quello dei carabinieri, che hanno riportato la calma».

Di episodio inaccettabile parla il segretario regionale della Fp Cisl Giuseppe Donati. Non c’é più tempo da perdere e bisogna che la Direzione dell’Av5, insieme alla Direzione Sanitaria intervengano con azioni concrete per rendere sicuro il lavoro degli operatori sanitari. La Cisl Fp Marche chiederà ufficialmente alla Direzione Asur di relazionate sui ripetuti episodi di violenza nei confronti di operatori sanitari avvenuti a San Benedetto e Ascoli. Intendiamo andare a fondo su questi episodi. Va stilato un protocollo di sicurezza che coinvolga la Direzione Sanitaria dei due Presidi, ma anche la Vigilanza privata.

Nelle prossime ore, insieme agli Rls predisporremo la richiesta ai vertici Asur e dell’Av5 di una convocazione urgentissima sul tema specifico della sicurezza. È ora di finirla con l’improvvisazione. Non ci sono discorsi su risparmi o costi che tengano quando in ballo vi è la sicurezza di chi lavora. Va trovato un capitolo di spesa specifico che finanzi operazioni e mezzi per fronteggiare l’emergenza aggressioni agli operatori sanitari». ma. ie.