Rissa tra ragazzini, Daspo urbano per due

Nella notte tra il 9 e 10 ottobre botte in piazza Ventidio Basso. Alcuni hanno anche opposto resistenza ai poliziotti: primi provvedimenti

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Sono arrivati i primi provvedimenti della Questura di Ascoli a seguito della rissa avvenuta la notte fra il 9 e il 10 ottobre scorso a piazza Ventidio Basso, segnalata da diversi cittadini che si sono rivolti al numero delle emergenze facendo innescare l’intervento di una volante. In attesa del provvedimento della Procura che sta continuando ad indagare insieme alla polizia, il questore Vincenzo Modeo ha emesso due daspo urbani, rispettivamente di sei mesi e un anno, a carico di altrettanti soggetti identificati quella notte quando sono stati condotti negli uffici della questura.

Chiaramente non sono stati gli unici protagonisti dell’accaduto, per cui il lavoro degli agenti è volto a dare un nome e un volto anche agli altri ragazzi che se le sono date di santa ragione a San Pietro Martire, anche a colpi di bottiglie, suscitando indignazione e paura in molte persone fra residenti e passanti. Quando gli agenti sono arrivati sul posto i ragazzi hanno continuato a picchiarsi incuranti della loro presenza, cercando di scappare nelle vie circostanti.

Due di questi, in particolare, hanno opposto resistenza ai poliziotti e dovranno rispondere a suo tempo anche di questo reato, oltre che di rissa aggravata. Il questore Modeo ha emesso ieri i daspo a carico dei due ragazzi rispettivamente per la durata di 6 mesi e un anno; gli stessi non potranno accedere o stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici in centro dalle ore 19 alle ore 6 di ogni giorno. La violazione di tale divieto è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Il daspo urbano è stato introdotto nel 2017 ed è una misura di prevenzione. Può essere adottato nei confronti delle persone denunciate per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico trattenimento, ovvero nelle immediate vicinanze degli stessi, o per delitti non colposi contro la persona o il patrimonio, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza. La misura ricomprende anche il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi e dei locali di pubblico trattenimento ai quali è vietato l’accesso. Oltre che a far luce completa su questo episodio, la questura è al lavoro anche sull’aggressione subito a inizio mese da due minorenni sempre a piazza Ventidio Basso. Responsabile sarebbe un gruppetto di ragazzi ascolani di cui alcuni minorenni.

Peppe Ercoli

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