Rogo nella palazzina dei migranti Le intercettazioni del comitato

Del rogo di Capodanno a Spinetoli è accusato un 51enne ma la difesa dell’uomo non è convinta

Prosegue davanti al tribunale di Ascoli il processo a carico del 51enne di Spinetoli accusato di incendio doloso in relazione al rogo che fu appiccato la notte di Capodanno 2018 ad una palazzina in via Tevere a Spinetoli destinata ad accogliere richiedenti asilo, in particolare minorenni. Nel corso dell’ultima udienza sono stati sentiti i carabinieri che fecero accertamenti successivamente al fatto cercando di ricostruire i movimenti del sospettato. La sua abitazione era distante circa 400 metri dalla palazzina che fu data alle fiamme; vennero fatte prove riguardanti i tempi di percorrenza arrivando a sostenere che i risultati erano compatibili col fatto che avesse avuto il tempo per accendere l’incendio e poi tornare a casa. Una ricostruzione che non convince l’avvocato difensore Fabrizia Cangemi secondo la quale quel calcolo è basato sulla figura di una persona alta 1,80 e di corporatura normale, mentre l’imputato sarebbe fortemente sovrappeso, anche a causa dell’assunzione di psicofarmaci, già in epoca antecedente l’incendio.

Per altro la penalista ha chiesto nel corso del processo che il suo assistito sia sottoposto a perizia per verificare la capacità di intendere e di volere. Nell’udienza di ieri il giudice Angela Miccoli ha intanto acquisito le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche fra i componenti del comitato sorto all’epoca, che non voleva che quella palazzina fosse destinata all’accoglienza. Diverse persone avevano manifestato il proprio disappunto per il potenziale arrivo di migranti, tanto che dovette intervenire la Prefettura spiegando che si sarebbe comunque trattato di ragazzi minorenni richiedenti asilo. A far cadere i sospetti sull’imputato sono stati gli spostamenti che fece quella notte.

Era in famiglia, ma improvvisamente si allontanò per poi farvi ritorno. Dopo il violento incendio i carabinieri hanno cercato spunti di indagine dai filmati registrati da alcune telecamere di sicurezza nella zona, anche se quelle che sono state individuate non si trovano vicine a via Tevere, dove è avvenuto l’incendio. Hanno inoltre acquisito i filmati girati da alcuni ragazzi mentre si sviluppava il rogo che ha gravemente danneggiato la palazzina di tre piani a Spinetoli. Furono sentiti i residenti nella zona per cercare di capire se qualcuno aveva notato movimenti sospetti quella notte. Sono stati sequestrati anche i residui di materiale accelerante che è stato utilizzato per appiccare l’incendio su numerosi punti della palazzina.

Peppe Ercoli