Romano Fenati fermato in A14 dopo un inseguimento. "Andavo da mio nonno in ospedale"

Lo sfogo del pilota ascolano sui social

Romano Fenati

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Ascoli, 18 novembre 2018 - "Ovviamente, adesso, qualsiasi cosa io faccia, devo stare attentissimo. Lo so". Lo sfogo del pilota ascolano su Facebook dopo essere stato fermato in A14 dopo un inseguimento a tutta velocità, con tanto di aggressione verbale nei confronti degli agenti.

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"Sono stato troppo a lungo nell’occhio del ciclone per non essere considerato un’occasione di Comunicazione per chiunque. Quindi dovrei cercare di essere praticamente invisibile, senza mai prestare il fianco a nessuno. Sembra quasi facile, vero? Almeno così sembra". E poi ecco la motivazione che dà il pilota al fatto che stesse correndo sopra i limiti in autostrada: "Venerdì mi hanno chiamato dall’ospedale di Ancona dove mio nonno si trova in fin di vita. Mio nonno è una delle persone più importanti della mia vita. Lo hanno operato al cuore: un’operazione delicata e complicata. Dopo l’intervento sono subentrate delle complicazioni e mi hanno chiamato di andare con urgenza". 

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"In autostrada la Polizia mi ha fermato per eccesso di velocità ma non andavo ad una velocità folle. Sopra il codice si, lo ammetto. Ho chiesto di fare subito il verbale per ripartire ma il trattamento che mi è stato riservato, da uno dei due, perché ero Romano Fenati, è stato allucinante. Ho chiesto scusa per l’eccesso e ho cercato di defilarmi in fretta con un verbale da 80 euro di multa (?) ma sono rimasto invischiato in una discussione accesa e per me irreale. Come posso io difendermi, io che sono Romano Fenati e ogni volta che ne darò l‘occasione sarà colta al volo e non sarò mai più difendibile?". 

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