Rossi vice sindaco se vince Rocchi Straccia all’attacco

Era prevedibile che la decisione, da parte di Solidarietà e Partecipazione, di candidare a vice sindaco Lorenzo Rossi, che in caso di vittoria sarà nominato dal sindaco Alessandro Rocchi, senza partecipare alla consultazione elettorale, suscitasse qualche commento e perplessità di cittadini e formazioni politiche. "Sappiamo che per ricoprire il ruolo di assessore la stragrande maggioranza di essi si candida a componente del consiglio comunale – scrive Gianfilippo Straccia di ’Grottammare restiling’ – Dopodiché il sindaco, nel formare la giunta comunale ha la facoltà di nominare gli assessori e attribuire le deleghe, nominandoli in base al consenso ricevuto e alle competenze. Il consenso che si riceve dagli elettori è un metro di giudizio importante, perché nella democrazia rappresentativa l’elettore con il proprio voto nomina il rappresentante che ritiene possa nelle istituzioni far maggiormente emergere le proprie istanze. Se anche nei piccoli comuni le decisioni degli amministratori o di chi si candida a tali ruoli vengono calate dall’alto con motivazioni non assolutamente convincenti, non meravigliamoci poi che avanzi il partito dell’astensionismo che rappresenta il rifiuto della politica e che porta con sé la mancanza della partecipazione alla gestione della cosa pubblica". Solidarietà e Partecipazione spiega che: "Nei comuni al di sopra dei 15 mila abitanti la carica di vice sindaco è incompatibile con quella di consigliere, dunque una persona già indicata come vice sindaco non potrebbe mai sedere in consiglio comunale".