"Rsa, l’Asur risarcisca i familiari degli anziani"

Offida, i giudici hanno calcolato provvisionali dai 40 ai 15mila euro per i parenti delle vittime: "Delle condotte di Wick rispondere anche l’AV5"

Migration

"Delle condotte illecite di Wick deve rispondere civilmente anche l’Area Vasta 5, datrice di lavoro dell’imputato. Sussiste infatti pacificamente il requisito dell’occasionalità necessaria tra i fatti dannosi e le mansioni esercitate dal proprio dipendente". Per i giudici della Corte d’Assise di Macerata anche l’Asur Marche deve rispondere del risarcimento danni ai familiari degli anziani ospiti della Residenza sanitaria assistenziale di Offida. In sentenza è stata assegnata una provvisionale per le parti civili col risarcimento da stabilirsi in separata sede. Per calcolare la provvisionale la Corte d’Assise ha assegnato per i casi degli anziani deceduti 40.000 per ogni figlio, 20.000 euro per ogni fratello, 15.000 per ogni nipote; nel caso del tentato omicidio è stata calcolata una provvisionale di 30.000 euro per ogni figlio. Tenuto conto che erano 46 le parti civili costituite (una trentina hanno avuto una sentenza favorevole) la somma complessiva è molto ingente. Nel motivare il perché anche l’azienda sanitaria delle Marche deve accollarsi l’onere di risarcire le parti civili, i giudici hanno ritenuto sussistente il presupposto fondante la responsabilità solidale dell’ente pubblico, dal momento che Wick ha perpetrato gli omicidi sfruttando i compiti a lui istituzionalmente demandati, vale a dire la somministrazione agli ospiti delle terapie loro prescritte. Evangelisti e Di Battista ricordano che "la responsabilità civile della pubblica amministrazione per il reato commesso dal dipendente ricorre quando il soggetto compie l’illecito sfruttando comunque i compiti svolti, anche se ha agito oltre i limiti delle sue incombenze e persino se ha violato gli obblighi, dovendo essere escluso detto rapporto solo quando il dipendente, nello svolgimento delle mansioni affidategli, commette un illecito penale per finalità di carattere personale, di fatto sostituite a quelle dell’ente pubblico di appartenenza ed, anzi, in contrasto con queste ultime". La Corte ha assegnato provvisionali demandando al tribunale civile il compito di pronunciarsi sui danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dai familiari delle vittime, in quanto "necessitano di importanti supplementi istruttori, al fine di accertare i parametri di un effettivo danno di tipo patrimoniale, nonché i vari aspetti del danno non patrimoniale, in special modo biologici ed esistenziali".

Peppe Ercoli