Ascoli, saldi già dal 4 dicembre. I negozianti. "Una follia"

La Regione ha concesso alle città colpite dal terremoto la possibilità di partire con le vendite promozionali con un mese di anticipo: "Noi penalizzati"

Valeria Giannelli, titolare del negozio di accessori ‘L’arcolaio’

Valeria Giannelli, titolare del negozio di accessori ‘L’arcolaio’

Ascoli, 20 novembre 2019 - Anticipare di un mese i saldi invernali di fine stagione. Nei comuni del cratere è possibile, grazie ad una deroga della Regione che, nell’individuare la data di partenza dei ribassi dal prossimo 4 gennaio, ha concesso alle città colpite dal terremoto di poter partire con le vendite promozionali già dai trenta giorni antecedenti i saldi, e dunque dal 4 dicembre. Una possibilità, nelle intenzioni della giunta regionale per agevolare le vendite a dicembre, che dovrà essere autorizzata agli operatori commerciali da ciascun singolo Comune. Ma cosa ne pensano i negozianti di Ascoli? L’opinione, unanime, è che si tratterebbe di una follia.

«In questo modo – dice Maurizio Detto, titolare dello storico negozio di calzature ‘Detto Sante’ in pieno centro storico – si rischia di far perdere credibilità ai saldi che già, prevedo, saranno sottotono per via della mancanza proprio di potenziali clienti in città. Anticipare le svendite di trenta giorni andrà ad influire sul Natale, quando comunque si vende a prezzo pieno. Già la prossima settimana c’è il black friday e dunque, se partiamo dal 4 dicembre con i saldi, praticamente diventa uno sconto continuo fino a fine febbraio. In questo modo non lasciamo nemmeno l’attesa per il 4 gennaio. Sinceramente non sono d’accorso nell’anticipare così tanto. La stessa cosa – continua – è accaduta nell’estate del 2018 quando, per via sempre ad una deroga per il cratere, iniziammo i saldi estivi con una settimana di anticipo. Non ci ha cambiato nulla. Anticipare gli sconti non porta alcun beneficio, e dunque non è un’idea giusta questa della deroga di trenta giorni. E poi, ripeto, così facendo non vendiamo mai a prezzo pieno e togli l’appeal ai saldi veri. Se dobbiamo vendere in saldo anche a Natale allora abbiamo proprio finito. Sotto le festività non serve stimolare gli acquisti, sono già stimolati dal periodo. Ciò che serve sono i clienti, il movimento in città».

Assolutamente contrario anche Carlo Corradetti, titolare del negozio di abbigliamento ‘Noir’: «Troppo presto dal 4 dicembre. Già il 4 gennaio non va bene, io li sposterei più avanti i saldi, figuriamoci vendere in sconto a Natale quando il lavoro c’è. Ci penalizzerebbe molto. Sarebbe la fine».  «E’ sbagliatissimo iniziare dal 4 dicembre – conclude Valeria Giannelli, titolare del negozio di accessori ‘L’arcolaio’ –. Ciò brucerebbe il lavoro dell’unico periodo in cui la merce non è in sconto. Lasciamo alla discrezionalità del negoziante se anticipare o meno i saldi, non penso che debba essere la Regione a fare certe scelte, che pensi alla grande distribuzione. Il piccolo commerciante deve decidere autonomamente perché è l’unico ad avare il polso della propria situazione di cassa».