Nuove sale operatorie al Mazzoni, altri guai. Rotti i pavimenti

Costate 5 milioni, sono necessari ancora lavori. Attività ridotte

Nuove sale operatorie al Mazzoni

Nuove sale operatorie al Mazzoni

Ascoli, 14 settembre 2017 - Lavori in corso nel blocco operatorio dell’ospedale ‘Mazzoni’. Di nuovo, dopo che circa un anno fa degli altri furono necessari per la sostituzione delle lampade scialitiche in tutte e cinque le sale operatorie e dopo che, nel novembre scorso, le abbondanti piogge ne causarono copiose infiltrazioni d’acqua.

Questa volta, invece, a rendere necessario l’intervento degli operai di una ditta incaricata dall’Asur è stata la rottura dei pavimenti in due sale, la quattro e la cinque, quelle di ortopedia per intenderci. Sembrerebbe infatti che a danneggiare la pavimentazione siano stati, vista la loro pesantezza, i macchinari utilizzati per eseguire le radiografie sui pazienti.

Ma come è possibile che una struttura nuova come quella del nosocomio ascolano, presentata dagli addetti ai lavori come una delle più all’avanguardia della regione, e soprattutto costata 5 milioni di euro (finanziati per il cinquanta per cento con fondi statali e per il restante cinquanta per cento con fondi regionali), possa presentare queste criticità? Intanto, proprio le ultime rotture per le quali stanno intervenendo, hanno imposto il prolungamento della riduzione dell’attività programmata scattata per il periodo estivo e inizialmente prevista fino al 15 settembre, fino al 30 settembre. A denunciare lo stato attuale del nuovo blocco operatorio è anche un gruppo di lavoratori del ‘Mazzoni’.

«Le nuove sale operatorie – dicono – costate oltre 5 milioni di euro e inaugurate dopo una lunghissima attesa nel marzo del 2016, ma effettivamente utilizzate a regime solo da luglio dello stesso anno, necessitano già di importanti interventi di manutenzione. I pavimenti sono già disastrati e per questo motivo è iniziata una rotazione della chiusura delle sale per la sostituzione. Una sala operatoria Iso 5 non può assolutamente avere fessurazioni sul pavimento che rappresentano un forte ricettacolo di infezioni. Ma è possibile che un simile investimento si presenti così dopo appena un anno?». E sulle modalità dei lavori in corso, avendo qualche perplessità, aggiungono: «Li stanno eseguendo con pareti di cartone posizionate per separare momentaneamente le sale dove si stanno svolgendo gli interventi per il rifacimento dei pavimenti, dalle sale dove si continua ad operare. E dunque, molto in teoria secondo i parametri Iso 5».