Salute, verde e Covid: questionario del Comune

Sul sito una serie di domande a tutti i cittadini per non sprecare il lato buono del lockdown

Migration

Un questionario per "conoscere e raccogliere informazioni relativamente ai cambiamenti avvenuti, conseguentemente all’emergenza Covid, nel vostro rapporto e uso dello spazio pubblico nella vita di tutti giorni": l’amministrazione comunale ha lanciato sul suo sito questa iniziativa con cui vuole fare il punto delle "necessità delle famiglie e dei residenti, non solo per migliorare la vita nei quartieri nella ‘fase due’ ma anche per orientare e co-progettare insieme le trasformazioni degli spazi aperti urbani della città, in considerazione delle nuove esigenze e dei nuovi bisogni che la pandemia ha messo in luce".

Un obiettivo ambizioso, da centrare grazie anche alla collaborazione con la Scuola di architettura e design di Unicam: "Utilizzeremo i risultati – ha spiegato il sindaco Marco Fioravanti – per calibrare le misure da adottare e i progetti per la ripartenza, ma anche per un lavoro insieme all’università per una pianificazione urbana rispetto a piazze e spazi pubblici".

Con questa indagine l’amministrazione vuole conoscere quale valore i cittadini attribuiscono allo spazio pubblico presente nei quartieri e come stanno vivendo questo momento: "La pandemia – si legge nella premessa del questionario – può rappresentare un’opportunità sulla quale costruire azioni condivise e orientate per le future trasformazioni urbane, al fine di migliorare il benessere, la sicurezza e la qualità della vita nella città".

Il questionario, che è anonimo, si apre con una sezione anagrafica e demografica (età, lavoro, quartiere di residenza) per poi passare ad altri aspetti più relazionali, per capire come i cittadini si sono comportati e si comportano, sia dal punto di vista emotivo sia dei comportamenti: quindi come sono cambiate le relazioni sociali, l’eventuale maggior vicinanza con gli altri residenti del quartiere, il rapporto con gli spazi pubblici.

La terza sezione si pone invece l’obiettivo di raccogliere informazioni su come gli ascolani hanno vissuto in queste settimane di distanziamento fisico e sociale, la mobilità limitata e le restrizioni, per comprendere se ci sono degli aspetti relativi agli spazi aperti dei diversi quartieri su cui intervenire o da migliorare: qui troviamo la domanda su "come e cosa faresti per migliorare lo spazio pubblico aperto nel tuo quartiere dopo aver vissuto le restrizioni".

Un modo per non lasciare che tutta la sofferenza e l’angoscia subiti durante il lockdown e la paura che viviamo ancora oggi vadano disperse: tornare a prima del Covid, cambiando quello che non andava, con uno sguardo in più all’ambiente e alla salute, potrebbe davvero fare la differenza.

Daniele Luzi