GIUSEPPE DI MARCO
Cronaca

Salvamento in anticipo sui soliti tempi

Il meteo di maggio non è stato buono e, malgrado ciò, gli stabilimenti si sono dotati di bagnini

Il meteo di maggio non è stato buono e, malgrado ciò, gli stabilimenti si sono dotati di bagnini

Il meteo di maggio non è stato buono e, malgrado ciò, gli stabilimenti si sono dotati di bagnini

In una località a trazione turistica come San Benedetto, l’estensione della stagione per il servizio di salvamento è stato, inevitabilmente, un costo in più. Un investimento, si direbbe: risorse spese, in altre parole, per garantire le migliori condizioni possibili ai turisti, inseguendo la logica per cui un servizio di qualità e sicuro è, nel lungo periodo, il più apprezzato. Da parte dei balneari, eccezion fatta per qualche piccola rimostranza – il meteo di maggio non è stato buono e, malgrado ciò, gli stabilimenti si sono dotati di bagnini – si registra una generale accettazione dell’ordinanza emanata a fine aprile. Chi si lamenta, soprattutto, avrebbe preferito sapere prima cosa fare, per potersi organizzare in tempo. Per arrivare alla formulazione definitiva del dispositivo c’è stato bisogno di un lungo confronto, durato mesi, fra regione Marche, capitanerie, comuni e associazioni di categoria. Alla fine, però, le regole non hanno destato perplessità, proprio in quanto frutto di un percorso di condivisione. C’era paura, più che altro, che a maggio e settembre sarebbe stato difficile trovare il numero necessario di bagnini. Anche questo aspetto però è stato risolto, prevedendo la possibilità di coprire il fronte mare in maniera meno cogente rispetto alle settimane clou dell’estate. Vale la pena di ricordare, a tal proposito, i paletti della Capitaneria. L’ordinanza infatti prevede che gli stabilimenti balneari – per il proprio fronte mare – e i comuni – per le spiagge libere – debbano garantire la presenza di un bagnino ogni 150 metri, dal 17 maggio al 21 settembre, nella fascia oraria che va dalle 10 alle 18. Poi però lo stesso dispositivo precisa che le postazioni di salvataggio predisposte dagli stabilimenti consociati saranno "eventualmente attivabili in modo alternato nei periodi di bassa stagione turistica". Tradotto, ogni 300 metri.

La Capitaneria ha anche chiarito che con ‘bassa stagione’ si sarebbe inteso il periodo compreso nei giorni infrasettimanali (escluso sabati, domeniche e festivi) dal 17 maggio al 6 giugno e dall’8 settembre al 21 settembre. Sempre nella bassa stagione, gli stabilimenti balneari autorizzati dall’ente ad aprire per i soli servizi complementari, non sono tenuti a garantire un servizio di salvataggio ma hanno comunque l’onere di apporre idonea segnaletica monitoria di assenza del servizio, salvo non vi provveda il comune stesso. I ‘servizi complementari’, quindi, sono "diversi da quelli di ‘stabilimento balneare’ – recita l’ordinanza – siano a questi congiuntamente o meno esercitati (quali ad esempio bar, ristorazione, aree attrezzate per attività ludico-sportive e similari)".

Giuseppe Di Marco