San Benedetto, il viaggio in Russia dell'ex sindaco finisce sotto indagine

L'ex primo cittadino Gaspari e una delegazione in trasferta nel marzo del 2013

QUATTRO ANNI FA Il viaggio del sindaco Gaspari e una delegazione comunale a Mosca

QUATTRO ANNI FA Il viaggio del sindaco Gaspari e una delegazione comunale a Mosca

San Benedetto del Tronto (Ascoli), 29 agosto 2017 - Nel marzo del 2013 il principale terreno di scontro della politica sambenedettese era la Russia. Non per incubo distopico, né per improbabile revival della Guerra Fredda, ma per il viaggio che l’allora sindaco Giovanni Gaspari a Mosca, per l’apertura del Mitt, la fiera turistica di tutte le Russie. Perché è su questo che si stanno concentrando gli uomini della guardia di finanza, tornati a far visita al Comune di San Benedetto la settimana scorsa. Nel mirino ci sarebbe la carta di credito comunale.

Il viaggio durò dal 17 al 21 marzo, e a partire fu una delegazione di cinque persone: oltre a Gaspari, partirono anche l’assessore Margherita Sorge, il presidente del consiglio comunale Marco Calvaresi e i funzionari Guido Renzi e Mauro Alfonsi. Con loro anche due chef sambenedettesi: Vittorio Cameli e Lucio Pompili. A proprie spese, infine, viaggiarono Sandro Assenti e Fausto Calabresi, per Confesercenti e Confcommercio.

In verità, le spese sono tutte rendicontate e risultano addirittura inferiori rispetto ai fondi stanziati dalla giunta dell’epoca: 32.029 euro usciti a fronte di 40mila preventivate. Nello specifico: le spese di viaggio furono 6.800 euro, mentre i pernottamenti arrivarono a quota 4mila euro. I pasti della delegazione costarono 483 euro, mentre per i trasferimenti in giro per la città servirono 665 euro. Altri 20mila euro tondi furono utilizzati per una cena istituzionale andata in scena al ristorante moscovita «Noah», per l’evento «Luxury Marche».

Le polemiche, all’epoca, furono tante e roventi: oltre alle spese, Gaspari finì nel mirino per un tweet e per una foto che lo ritraeva in piazza Rossa, con il pugno alzato. Se nel secondo caso si tratta di una goliardata da parte di quello che, comunque, per anni è stato un rappresentante del Partito Comunista Italiano, il caso social fu ben più scottante, ancorché ingenuo. «Buongiorno Sbt – scrisse Gaspari su Twitter –, già fatta sauna, piscina, colazione: inizia la giornata di lavoro; fuori -6 e nevica». Il sindaco si sarebbe scusato al suo rientro in Italia: «Ho fatto un errore di gioventù – disse al Carlino – nonostante di anni ne abbia 54, dimenticando di essere sindaco 24 ore su 24. Mi rendo conto che quella frase sia suonata leggera nei confronti di chi ha ben più gravi problemi, per esempio perché non ha lavoro. Pensavo di comunicare in modo scherzoso ai miei follower che, mentre loro dovevano ancora svegliarsi, io avevo già fatto diverse cose. Temo di aver oltraggiato la sensibilità dei cittadini».

Caso chiuso. Gli effetti di quel viaggio in Russia – ne sarebbe seguito un altro, l’autunno di quell’anno, con Gaspari insieme alla delegazione della Regione Marche – sono però ignoti: non risultano studi sulle presenze russe sulla Riviera delle Palme, anche se diversi tour operator avrebbero inserito San Benedetto tra le loro opzioni e a Falconara l’aeroporto può contare su un discreto numero di voli da e verso Mosca.