San Benedetto Viva, la resa dei conti Pasquali: "Difficile rimanere in lista"

Migration

Dopo l’esito straniante del tavolo per le investiture nella Ciip, San Benedetto diventa teatro di polemiche. Contrapposizioni che sono figlie di un recente passato e che potrebbero essere ancora ben lontane dalla fine. A testimoniarlo sono le parole di Umberto Pasquali, socialista membro di San Benedetto Viva, che si dice pronto a lasciare la lista di appartenenza e che, proprio per questo, all’inizio della prossima settimana vedrà il sindaco. La Riviera, si sa, al termine di tribolate discussioni, aveva deciso di puntare su una lista ‘di minoranza’ con a capo Fabio Urbinati. All’ultimo momento, però, si è deciso di convergere sulla lista unica di Giacinto Alati con Gianluca Pompei, coordinatore di Italia Viva, candidato al cda. "Quando abbiamo capito che Urbinati non avrebbe avuto i numeri per diventare presidente ci siamo trovati di fronte ad un bivio - spiega Pasquali - puntare lo stesso su Urbinati come nome di punta di una lista in contrapposizione a Giacinto Alati, oppure appoggiare Alati proponendo Urbinati come semplice membro del cda. Io era per quest’ultima strada perché in caso contrario avremmo perso tutto. Ma ero in minoranza, e quindi nella sera del 16 giugno si è deciso di puntare su Urbinati in una lista a parte. Dopodiché, nella prima mattina del 17 giugno, questa posizione è stata ribaltata. Sono arrivate telefonate da altri membri di San Benedetto Viva in cui si comunicava che la lista aveva deciso di candidare Gianluca Pompei nella lista unica di Alati". Come leggere l’accaduto? Per il consigliere, si tratterebbe di un agguato in piena regola da parte di chi era contrario, sin da subito, a Urbinati. "E’ stata tutta una resa dei conti dentro Italia Viva- continua Pasquali - considerando che in principio era anche stato avanzato il nome di Alfredo Spinozzi". Non solo: a negare il proprio endorsement nei confronti del renziano sarebbe stato anche Giorgio De Vecchis, storico avversario di Urbinati. E visto che a scegliere la candidatura della Riviera è stata San Benedetto Viva, ora il sindaco sarebbe costretto a dare carta bianca a Libera per la scelta del presidente di Picenambiente, altra partecipata con il vertice in scadenza. "Per me, a questo punto, risulta difficoltoso rimanere in San Benedetto Viva – conclude il socialista - la settimana prossima avrò un incontro con il sindaco e vedremo il da farsi".

Giuseppe Di Marco