San Filippo, tutto pronto per la rivoluzione

I lavori che dovevano iniziare un anno fa partiranno solo alla fine del mese: preoccupazione per la vicinanza alla data d’inizio della scuola

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Il Comune di Ascoli ha annunciato ieri la chiusura al transito veicolare e pedonale del Ponte di San Filippo in entrambe le direzioni. Nei giorni successivi all’allestimento del cantiere è prevista la riapertura al transito di viale Costantino Rozzi nel tratto sotto la Tribuna Est dello stadio Del Duca. Si torna dunque a parlare di un lavoro che doveva iniziare un anno fa, quando il Comune, il 26 giugno 2021, annunciò per il successivo 1 luglio la chiusura del ponte per l’immediato inizio dei lavori. Invece quei lavori non partirono mai, si disse per problemi nel reperire il materiale necessario, per l’aumento dei costi del materiale stesso dovuto all’emergenza Covid e la necessità di rivederli, tenuto conto che all’epoca furono appaltati per 580mila euro, che comprendevano anche la realizzazione della ciclopedonale in direzione Monticelli.

L’amministrazione comunale torna dunque alla carica e annuncia che i lavori si faranno a partire dalle prossime settimane. Da lunedì 22 agosto verrà chiuso al transito veicolare e pedonale il Ponte di San Filippo, per allestire il cantiere in vista dei necessari lavori che prevedranno il consolidamento della parete muraria, l’allargamento della sede stradale, interventi di sistemazione della pista ciclopedonale e il rifacimento del manto di asfalto nel tratto della curva sul versante di Monticelli. Per far fronte agli inevitabili disagi causati da tale chiusura, e nell’ottica di agevolare quanto più possibile la viabilità cittadina, nei giorni successivi all’allestimento del cantiere verrà riaperto al transito veicolare e pedonale viale Costantino Rozzi, nel tratto sotto la Tribuna Est Carlo Mazzone dello stadio Del Duca. Sulla necessità di effettuare il lavoro sono tutti concordi, anche se è inevitabile considerare che solo pochi anni fa, nel 2016, il ponte è stato restaurato completamente e non si capisce perché questo ulteriore intervento, ritenuto oggi "urgente", non lo fosse già sei anni fa, visto che la curva incriminata è sempre la stessa; magari sarebbero costati meno. Ma a suscitare perplessità è soprattutto la scelta di cominciare l’intervento praticamente a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico. "Perché non si è fatto in modo di avviarli già a giugno e sfruttare il periodo di chiusura delle scuole?" ci ha scritto un lettore giusto ieri, suggerendo che "andrebbe a questo punto previsto che le lezioni nelle scuole di Ascoli inizino alle 8,30 visto l’ingorgo che troveremo ogni mattina".

Peppe Ercoli