Ascoli, sanitari sospesi: sono ancora senza vaccino

Provvedimento per 14 persone nell’Area Vasta 5. Le dosi sono scese, tanto che i punti vaccinali dal primo aprile hanno un orario ridotto

Il direttore del distretto sanitario di Ascoli, Giovanna Picciotti

Il direttore del distretto sanitario di Ascoli, Giovanna Picciotti

Ascoli, 13 aprile 2022 - Sono attualmente 14, di cui l’ultimo con provvedimento di due giorni fa, gli operatori sanitari dell’Area vasta 5 sospesi, senza retribuzione, per inadempimento dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19. Per l’esattezza si stratta di 12 infermieri, un operatore socio sanitario e un medico. Il numero è piuttosto variabile in quanto diversi lavoratori dopo la sospensione decidono di regolarizzare la loro posizione vaccinandosi.

Ai sensi del Decreto legge 44 del 2021, infatti, l’allontanamento dal luogo di lavoro per i non vaccinati persiste "fino alla comunicazione da parte dell’interessato all’Ordine territoriale competente e al datore di lavoro, del completamento del ciclo vaccinale primario e, per i professionisti che hanno completato il ciclo vaccinale primario, della somministrazione della dose di richiamo, e comunque non oltre il 31 dicembre 2022". Secondo quanto disposto dall’ultimo Dpcm del Governo sull’allentamento delle misure restrittive anti Covid-19 che ha ridefinito anche le norme sull’obbligo vaccinale, quest’ultimo è esteso fino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e Rsa per i quali si continua ad applicare la sanzione della sospensione dal lavoro.

E ancora , sempre a proposito di immunizzazione contro il Covid-19, il numero delle somministrazioni giornaliere nel Piceno è sceso moltissimo: circa un centinaio. Tant’è vero che i due punti vaccinali (ad Ascoli la ‘Casa della gioventù’ in zona Pennile di Sotto), dal primo aprile sono aperti con un orario ridotto, ovvero dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 14 alle 18.

"Non serve la prenotazione – dice il direttore del distretto sanitario di Ascoli, Giovanna Picciotti –, vacciniamo chiunque si presenti nei pvp. Purtroppo attualmente non superiamo mai, sia ad Ascoli, sia a San Benedetto, le 50 somministrazioni al giorno. E’ molto importante che tutti ricevano la terza dose, perché dopo il booster l’efficacia è documentata. Abbiamo avuto diversi focolai, tra inizio gennaio ed ora, nelle strutture residenziali per anziani, per disabili fisici e psichici, ma la maggior parte delle persone è rimasta, o asintomatica, o paucisintomatica. Insomma, con tutti sintomi molto ben controllabili, e questa è stata la prova sul campo dell’efficacia della terza dose". Per quanto riguarda, invece, i profughi ucraini arrivati nella provincia, sono circa una trentina quelli che hanno deciso di immunizzarsi contro il Covid-19. "Sono loro a chiederci di essere vaccinati – conclude la Picciotti –. La maggior parte doveva fare la seconda o la terza dose, ma ci sono state anche prime dosi, pure tra i bimbi. Nel Piceno sono arrivati quasi 400 profughi dall’Ucraina".