Scatta già il totoelezioni. Quintana, si vota il 15 dicembre

Il Consiglio degli Anziani ha dato l’ok ufficiale per il rinnovo dei sestieri: gli scenari

Scatta già il totoelezioni. Quintana, si vota il 15 dicembre

Il Consiglio degli Anziani ha dato l’ok ufficiale per il rinnovo dei sestieri: gli scenari

Il consiglio degli anziani, che si è riunito mercoledì sera, ha confermato la data che era stata già anticipata, più di un mese fa, dal Carlino: si tornerà alle urne il 15 dicembre, ora è ufficiale. Sono state, pertanto, redatto le linee di indirizzo rivolte a tutti i quintanari. L’indicazione più importante riguarda il termine per la presentazione delle liste, fissato per le ore 20 del 4 novembre. Le sedi, dunque, dovranno essere aperte dal 28 ottobre allo stesso 4 novembre, dalle 18 alle 20 (arco temporale minimo), per consentire ai candidati di depositare le liste. I consoli o i capisestiere, poi, il 5 novembre dovranno trasmettere ai revisori dei conti e all’ufficio Quintana una copia di quelle che sono pervenute. Entro dieci giorni dalla presentazione delle liste, i Revisori dei conti di ogni singolo sestiere dovranno verificare la regolarità degli atti presentati e definiranno le liste elettorali redigendo l’apposito verbale da inviare in copia all’ufficio Quintana. Successivamente, entro cinque giorni dalla ratifica delle liste, si dovrà convocare l’assemblea dei soci per la nomina degli scrutatori, che si dovrà svolgere non oltre l’8 dicembre. Ogni seggio sarà composto da cinque elettori con funzioni di scrutatori scelti dall’assemblea del sestiere tra gli iscritti all’albo. I seggi, il 15 dicembre, resteranno aperti dalle 11 alle 19 (arco temporale minimo) e lo scrutinio avverrà subito dopo, ovviamente a porte aperte. Il 16 dicembre, poi, il presidente di seggio dovrà inviare la copia del verbale delle operazioni di spoglio e la lista dei consiglieri eletti all’ufficio Quintana. Infine, entro dieci giorni dalla proclamazione dei consiglieri il caposestiere eletto convocherà il nuovo comitato. Importante, però, chiarire come dovranno essere composte le liste. Ognuna di queste dovrà essere formata da almeno quindici persone, collegate a un candidato caposestiere. Entreranno in consiglio, oltre al caposestiere vincitore, altre dodici persone: tredici in tutto. Di queste, otto (il caposestiere e sette consiglieri) apparterranno alla lista più votata. Dal nono al tredicesimo consigliere, poi, entreranno nel comitato quei candidati che, scorrendo tra i risultati, avranno ottenuto il maggior numero di preferenze, a prescindere dalla lista di appartenenza. A votare saranno tutti coloro che si sono iscritti all’albo del medesimo sestiere entro lo scorso 15 settembre. Ognuno potrà esprimere tre preferenze in una stessa lista.

E scatta il totoelezioni. A Porta Solestà, ad esempio, Attilio Lattanzi non si ricandiderà, in quanto incompatibile dopo essere stato nominato assessore dal sindaco Marco Fioravanti dopo le ultime amministrative. Al suo posto, la ‘maggioranza’ (tanto per usare un paragone politico) ha scelto che il successore debba essere Andrea Mancini, storico responsabile dei musici gialloblù che quest’anno si sono laureati campioni d’Italia per la decima volta consecutiva. A sfidarlo sarà Manuel Ranalli, ex sbandieratore che per tanti anni ha dominato la specialità nel singolo nelle gare cittadine. Si preannuncia una bella sfida, anche perché a Porta Solestà, poi, già all’inizio del nuovo anno, ci sarà da eleggere anche il nuovo console che succederà al compianto e indimenticato Patrizio Zunica, scomparso nell’agosto del 2023. A Porta Romana, invece, si ricandiderà sicuramente il caposestiere uscente Gigi De Santis e difficilmente ci sarà una seconda lista. Si sta lavorando per un’unica lista anche al sestiere di Sant’Emidio, dove con ogni probabilità dovrebbe restare in sella Mariangela Gasparrini. Alla Piazzarola, poi, il caposestiere uscente Carlo Bartoli non tenterà il bis e, al suo posto, sembra essere forte il nome del tamburino e responsabile di sfilata Luca Fattori. Anche in questo caso, però, è tutto ancora prematuro. A Porta Maggiore Marco Regnicoli ha fatto capire di aver terminato il suo mandato, mentre a Porta Tufilla Matteo Silvestri deve sciogliere ancora le riserve sulla sua eventuale ricandidatura.

Matteo Porfiri