Schiamazzi e ubriachi molesti Riparte la mala movida

Migration

L’impressione è che, ancora prima dell’inizio dell’estate, il fenomeno della movida in centro e sul lungomare di San Benedetto, stia per diventare complicato. Le ordinanze sindacali hanno scarso seguito, se non quello di mettere in mano a chi deve eseguire i controlli qualche "arma" in più. I residenti sono stanchi. Stanchi di ripetere le stesse cose, stanchi di passare notti insonni, stanchi di vedere davanti casa sporcizia e tracce di urine, di ascoltare sotto le loro finestre schiamazzi, urla, minacce e come scrivono Walter Liberi e Giovanni Filippini, amministratori del sito "Fermate Capitan Fracassa" anche insulti su sorelle, madri, minacce di stupri e litanie di bestemmie. Nella maggior parte dei casi si tratta di minorenni tra i 15 – 17 anni in preda ai fumi dell’alcool. Si parla di assumere di una decina di agenti di polizia municipale ma non potrà essere solo quella la soluzione del problema. Chi ogni fine settimana subisce la movida suggerisce un confronto tra tutti gli attori in campo: titolari di locali, residenti e forze dell’ordine. Se da un lato i locali devono lavorare, dall’altro i residenti hanno il diritto di riposare. Servono controlli massicci e sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole. Decine i commenti sulla pagina social e tra questi ve n’è uno che sintetizza bene il pensiero generale dei residenti del centro: "Bisogna prendere seri provvedimenti, siamo allo sbando totale. Siamo in balìa di questi soggetti e della totale assenza della potestà genitoriale. Sono minori e chi ha la loro tutela deve essere sanzionato per mancata custodia di minore". Sui rumori che arrivano dal lungomare, ci sono altre bordate: "Gli stabilimenti che non hanno la licenza per il pubblico spettacolo (Tulps) non devono mai proporre feste danzanti, ma semmai organizzare piccoli intrattenimenti con musica di sottofondo senza aumentare il prezzo delle consumazioni". Insomma c’è aria di fronda e serve mettere riparo.

Marcello Iezzi