Scippi Ascoli, due arresti per i colpi di marzo

Due ascolani di 35 e 47 anni sono finiti in carcere al termine delle indagini della Squadra Mobile

Uno degli scippi ripreso dalle telecamere

Uno degli scippi ripreso dalle telecamere

Ascoli, 19 aprile 2019 - Non l'hanno fatta franca S.A. e C.W., i 2 ascolani di 35 e 47 anni che ieri sono finiti dietro alle sbarre per gli scippi avvenuti in centro il 13 e il 14 marzo. Dopo un mese di indagini, infatti, la sezione 'Reati contro il patrimonio' della Squadra Mobile è riuscita ad incastrarli grazie alle testimonianze delle vittime e alle immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza del Comune e di alcuni privati, che non hanno lasciato più dubbi.

Ma partiamo dalla fine, e ripercorriamo a ritroso le vicende legate all'arresto. Il caso più noto è quello dello spericolato inseguimento avvenuto in via Napoli nella mattina del 14 marzo, quando S.A., a bordo di uno scooter rubato, anziché fermarsi all'alt impostogli dalla Polizia, ha ben pensato di darsi alla fuga. Una volta forzato il posto di blocco, il 35enne ha preso a correre all'impazzata a bordo del motociclo, ma la corsa ha avuto vita breve. Il giovane, preso dall'ansia, ha infatti perso il controllo del mezzo cadendo rovinosamente a terra, ed è finito al Pronto Soccorso del Mazzoni in ambulanza, scortato e poi piantonato dalla Polizia.

Il momento dell'arresto
Il momento dell'arresto

Mentre la vittima raccontava l'accaduto agli agenti, però, al 113 era giunta un’altra segnalazione di un medesimo evento con le stesse modalità in corso Mazzini, ai danni di un’altra donna, che era stata così rapinata della borsetta ed era caduta a terra, riportando una lesione all’omero giudicata guaribile in 30 giorni. In entrambe i casi erano stati segnalati due uomini a bordo di uno scooter. Insomma, viste le tante coincidenze, la correlazione tra i vari fatti sembrava inevitabile, ed è emersa con chiarezza quando è spuntato fuori un ulteriore elemento: la denuncia del furto di un ciclomotore avvenuto in Rua dei Piceni, sempre del 13 marzo.

Quest'ultimo dato è stato incrociato con la visione di alcune immagini riprese dalle telecamere, determinanti per risalire ai due ladri, che dopo aver rubato il motorino avevano dato il via alla serie di scippi, uno dei quali trasformatosi in rapina, avendo la vittima riportato una lesione di 30 giorni. Il giorno dopo solo S.A. invece davanti la Stazione aveva rapinato un'altra vittima. Ma sono state le individuazioni fotografiche delle vittime che hanno consentito di risolvere il caso e di dare un nome ai colpevoli, per i quali si sono aperte le porte del carcere del Marino.