
L’affondo di Cipollini (Cisl Fp). Maraldo replica: "Consumo di risorse inappropriato che ha prodotto l’effetto paradossale di scontentare tutti".
"Basta urlare sottovoce". Una lettera aperta dai toni fermi è stata indirizzata al direttore dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli, Antonello Maraldo, da Giorgio Cipollini, rappresentante della Cisl Fp. Il documento denuncia con chiarezza e forza la "drammatica situazione in cui versa la sanità pubblica del territorio, aggravata da una cronica carenza di personale sanitario che si trascina da anni". Secondo Cipollini, l’allarme è stato lanciato più volte dai sindacati, ma è sempre rimasto inascoltato dai precedenti vertici aziendali, generando un effetto domino disastroso per il sistema sanitario locale. I cittadini, scoraggiati dalla progressiva inefficienza dei servizi, si sono visti costretti a rivolgersi ad altre realtà regionali per tutelare un diritto fondamentale: la salute. "Se fino ad oggi si è sempre urlato sottovoce, oggi chiediamo di alzare la voce", scrive Cipollini, rivolgendosi al direttore Maraldo con l’appello a un cambio di passo deciso e pubblico. Per il sindacalista, la recente ammissione della reale entità della carenza di personale — decine e decine di operatori sanitari mancanti — smentisce clamorosamente le dichiarazioni passate secondo cui la dotazione organica fosse sufficiente e sarebbe bastata una semplice riorganizzazione. "Il personale è allo stremo: turni massacranti, riposi saltati, ferie non fruite e ricorso sistematico al lavoro straordinario hanno spinto il sistema al collasso".
A stretto gito è arrivata la replica del direttore generale dell’Ast di Ascoli Antonello Maraldo. "L’interlocuzione tra i sindacati e l’azienda sanitaria dovrebbe avvenire attraverso i canali interni e con garbo. Sono sicuro – si legge in una nota del direttore generale – che i cittadini non amino, né tantomeno capiscano, questo continuo urlare, altroché sottovoce, a mezzo stampa. I cittadini hanno bisogno di certezze e serenità e non di polemiche continue. Così come i lavoratori. Sono d’accordo con Cipollini sul fatto che andavano effettuate nei primi mesi del 2025 le assunzioni per garantire assenze di lungo periodo e carenze, anche in virtù del fatto che a luglio e agosto più di 40 persone non ci sono per usufruire dei congedi, in aggiunta alle ferie. La conseguenza è stata che sono stati costretti a utilizzare gli strumenti contrattuali meno indicati per risolvere un problema". Maraldo ricorda che da aprile (quando si è insediato), le scelte sono cambiate. "Ho assistito a un notevole consumo di risorse in modo inappropriato che ha prodotto l’effetto paradossale di scontentare tutti".
Peppe Ercoli